Norma Malacrida , raccogliendo i frutti del suo lavoro. In modo particolare le sue composizioni poetiche contenute in una silloge preziosa, “ More pe ogni stagione ed altri raccolti” casa editrice Albatros, marzo 2021.
Il libro è stato presentato martedì 27, nella sala consiliare del comune di Termoli. Un caldo pomeriggio di fine luglio, il mese delle messi per antonomasia.
A fare da coro alla scrittrice così famosa per i suoi libri ma anche per il suo eccellente passato di insegnante, la prof. Anna Rita Ferrante che insieme al suo intervento ha letto la bella, interessante e sentita nota della preside Maria Concetta Chimisso, il giornalista Andrea Nasillo, brillante moderatore dell’incontro, padre Enzo Ronzitti , parroco della chiesa di San Pietro e Paolo che curato la scelta dei brani da egli stesso declamati, trasmettendo una carica di emozioni. E poi ancora e tra il pubblico amici, amiche, persone che hanno avuto il piacere di conoscerla e di leggerla.
Modelli vari di poesie e forme poetiche tradizionali ma anche innovative rispetto alla cultura classica da cui generano le poesie degli autori italiani. Per esempio gli haiku, simili per certi tratti al genere ermetico dei nostri grandi di inizio novecento come Quasimodo e Ungaretti di cui è nota la poesia “ Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. E proprio questo genere poetico ha coinvolto la poetessa che nel suo libro ne ha scritti circa 170. Tre versi per un totale di 17 more , sono le poesie del cuore.
“ I versi dell’anima” come dice Nadia Verdile che del libro ha scritto l’introduzione, ma anche della natura, della bellezza, dello stupore: “ mattino di sole/ in cielo di cristallo/ fremono i fiori/. Sono componimenti nati in Giappone nel diciassettesimo secolo, formati da tre versi costituiti in totale da 17 more secondo lo schema 5-7-5. More che non sono sillabe nel vero senso della parola ma una specie di unità di misura e di composizione del verso. Da quando sono state fatte le prime traduzioni di haiku in occidente a questo genere poetico si sono affezionati alcuni dei più grandi scrittori del Novecento, da Rainer Maria Rikle a Paul Eluard. E anche la nostra poetessa “ Norma Malacrida è approdata, perché è nel suo vivere mettersi in gioco”, aggiunge la Verdile.
Vincitrice di numerosi concorsi letterari, medaglia d’oro del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, tra premi e diplomi e benemerenze, ha ricevuto ieri una targa che è un attestato di riconoscimento e di stima della sua città di adozione, la Termoli così amata. Gliel’ ha consegnata, non senza emozione Michele Barile, assessore alla cultura, facendosi portavoce del sindaco e di tutta l’amministrazione comunale.
Un bel momento che ha chiuso un pomeriggio di versi, di poesie di ieri e di oggi, di dediche alle persone più care che hanno attraversato e che colorano l’ esistenza della poetessa Norma Malacrida, nella generazione familiare.
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Fernanda Pugliese
Foto Rossella De Rosa