Come tradizione vuole nel mese di agosto Agnone dedica una giornata ai suoi emigrati nel mondo. Cosa che è avvenuta ieri 9 agosto e che ha visto anche la partecipazione del sindaco Daniele Saia nella badia di Sant’Onofrio luogo dove si svolge da sempre l’evento.
“Presso la Badia di Sant’Onofrio – racconta il sindaco di Agnone– si è tenuta la funzione religiosa relativa alla “Festa dell’emigrante” celebrata dal nostro parroco Don Onofrio che ringrazio per la dedizione.
Si è trattato di un momento importante per ricordare tutti i nostri concittadini che sono andati via dal loro paese di origine per recarsi all’estero, molte volte in cerca di fortuna.
Una poesia di Haraucourt recita “partire è un po’ morire rispetto a ciò che si ama poiché lasciamo un po’ di noi stessi in ogni luogo ad ogni istante”.
Ed è stato sicuramente così per i nostri emigranti quando con le valigie di cartone si sono allontanati dai loro affetti più cari. A loro saremo per sempre riconoscenti per aver contribuito a sostenere economicamente il rilancio di Agnone a partire da fine ‘800.
Oggi, nell’era della globalizzazione – ha concluso Saia- è sempre più importante mantenere vivo il legame con i nostri concittadini emigrati e consentire loro di essere parte integrante della progettazione futura. Le nuove modalità di comunicazione accorciano le distanze e permettono di mantenere viva la memoria di una storia vissuta da tante famiglie e di trovare nuove chiavi di lettura per gli eventi del passato da parte delle nuove generazioni”.