Chi si trova a Vasto o nei dintorni nel giorno di San Rocco, il 16 agosto, non più non recarsi nella bellissima Piazza Rossetti per assistere ad un evento ormai della tradizione del luogo: la Sagra delle Campanelle in onore del Santo nato da nobile e ricca famiglia a Montpellier nel lontano 1295.
La ricorrenza è occasione di manifestazioni sacre e folkloristiche un pò in tutti i centri del Sud Italia, ma questa di Vasto è davvero sui generis e richiama migliaia di turisti sia della costa abruzzese e molisana che dell’entroterra.
La Piazza Rossetti di Vasto in questa giornata ospita dal mattino presto tantissimi artigiani che espongono nelle loro bancarelle campanelle di ogni genere e dai mille colori.
Man mano che ci si avvicina al centro, è piacevole ascoltare le campanelle col loro tintinnio, dal più delicato a quello più corposo a seconda delle loro dimensioni che variano per soddisfare tutte le esigenze dei visitatori. Se ne possono ammirare di tutti i tipi: di ceramica, di vetro, di ottone, e tutte riproducono qualcosa: un paesaggio, la marina, i simboli delle attività locali, i monumenti, le torri della città.
Le più belle rimangono quelle tradizionali, dipinte a mano col fiore o col panorama campestre, tipici della ceramica abruzzese.
Tutti sono alla ricerca della campanella che piace di più, per sé o da donare, in ricordo di San Rocco, precursore di tutti i turisti, che nel suo pellegrinare per le contrade si accompagnava ad un bastone su cui era legata una campanella che preannunciava, col tintinnio, il suo arrivo.
E’ significativa la poesia del vastese Giuseppe Perrozzi che sintetizza il significato di questa festa del 16 agosto:
Si dice che San Rocco abbia girato
il mondo inter fra i popoli più misti
e per questo può dirsi che sia stato
il viandante più illustre fra i turisti.
Compagno gli era del sonaglio il trillo:
agita, dunque, questa campanella,
avrai di risonanza il dolce squillo
e il ricordo di Vasto tanto bella!
Rossella De Rosa
Foto di Rossella De Rosa