La sfida di sollecitare una “rete” fra le realtà del comprensorio sangrino-molisano-chietino parte da Pescocostanzo. Dopo aver assistito al naufragio degli accordi di confine per la sanità con il Molise, un segnale incoraggiante si registra nel borgo autentico degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, che mette a disposizione del comprensorio alto sangrino, ma anche degli altri territori limitrofi, un ecografo donato all’Asl 1 dall’associazione Nomadi Fans Club di Sulmona.
L’iniziativa caldeggiata dal sindaco Roberto Sciullo è piaciuta tanto al direttore generale dell’Asl1 Ferdinando Romano che stamani ha voluto presenziare al “taglio del nastro” del prezioso strumento per le indagini diagnostiche, da oggi in dotazione al distretto sanitario di Pescocostanzo. L’ecografo – va precisato – di ultima generazione non sarà soltanto a dispozione dei cittadini del paese che ne beneficeranno a “metro zero”.
“Lo scopo – ha detto il sindaco Sciullo – è quelo di snellire le code nel vicino nosocomio di Castel di Sangro e consentire anche alle popolazioni che storicamente ricadono nel nostro territorio (Alto Molise e Alto Chietino) di poter fruire delle prestazioni mediche, avvantaggiandosi del nostro distretto sanitario sia per la vicinanza che per la tempistica”.
Alla cerimonia di inaugurazione, benedetta dal parroco di Pescocostanzo, hanno accettato l’invito del sindaco Sciullo soltanto i sindaci di Alfedena e Palena. Ampiamente soddisfatto dell’obiettivo conseguito il presidente dell’associazione Nomadi Fans Club, Vincenzo Bisestile, che l’estate scorsa – grazie agli introiti della lotteria organizzata in concomitanza del concerto della mitica band a Pescocostanzo – è riuscito ad acquistare l’ecografo.
Beppe Carletti, tastierista storico dei Nomadi, impossibilitato a partecipare ha inviato un suo video per salutare i presenti.
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