Mesi e mesi di martellamento da parte soprattutto dell’esponente agnonese in consiglio regionale, Andrea Greco, sulla riapertura delle sale operatorie del San Francesco Caracciolo ed ecco che dopo l’ennesima richiesta, questa volta verbale,
il Presidente della Regione Toma ha ammesso di aver preso a cuore la possibilità di far tornare in funzione un blocco operatorio costato circa 200 mila euro e da oltre tre anni mai utilizzato.
Toma ha sottolineato come due giovani chirurghi agnonesi (i fratelli Felice Andrea ed Ettore Iavicoli) già operano nella struttura ospedaliera altomolisana ma il gap resta il reperimento di un anestesista o rianimatore, come dir si voglia, indispensabile all’equipe chirurgica e che possa prestare la propria opera almeno una volta la settimana, “ma anche due o tre o in pianta stabile” ha sottolineato Toma.
“Il problema della chirurgia ambulatoriale di Agnone potrà essere risolta caro Greco –ha sottolineato Toma nel suo intervento nell’ultimo consiglio regionale- Ho bisogno dell’aiuto di Asrem per reperire un rianimatore. Quando sento una segnalazione valida come quella della chirurgia di Agnone, approfondisco.
Io ho incontrato i giovani chirurghi dei quali Greco ha parlato più volte, ed ho convocato anche il Direttore Generale dell’Asrem per un problema che certamente si risolverà. Cerchiamo di superare la difficoltà del rianimatore e quando prendo a cuore una situazione importante la risolvo ed a Roma ne sanno qualcosa anche perché, come Greco o Di Lucente, anch’io ho a cuore l’Alto Molise”.
Insomma un grazie a Greco sperando che Toma con Florenzano trovino davvero un’anestesista; che i concorsi banditi possano subito individuare tale figura e che soprattutto ci sia uno specialista che accetti l’incarico che necessariamente deve essere a tempo indeterminato altrimenti il tutto resterà solo un sogno irrealizzabile.