Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei santi a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo I, Albino Luciani, Pontefice; nato il 17 ottobre 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d’Agordo) e morto il 28 settembre 1978 nel Palazzo Apostolico, Stato della Città del Vaticano.
Si tratta della guarigione avvenuta il 23 luglio 2011 a Buenos Aires, di una bambina undicenne affetta, riferisce il dicastero, da “grave encefalopatia infiammatoria acuta, stato di male epilettico refrattario maligno, shock settico” e ormai in fin di vita.
Papa Giovanni Paolo I sarà quindi Beato e ad Agnone una campana suonerà ancora più forte ed a festa. Infatti negli appena 33 giorni di Pontificato, alcune campane sono state fuse in onore di Albino Luciani, bronzi questi che riportano l’effige del Papa ed il motto dell’indimenticabile “Papa del sorriso”. Alcune copie di questi bronzi Sacri sono custoditi nel museo della Campana nell’opificio agnonese.
Il primo concerto delle “Campane del sorriso” echeggia dal campanile di Coppola Pinetamare. “Affidammo la fusione delle tre campane alla più antica fonderia del mondo –ricorda in uno scritto il parroco don Antonio Palazzo– senza sapere, ovviamente di quanto sarebbe capitato. Ed oggi siamo orgogliosi di poter custodire questo prezioso ricordo, innanzitutto per l’episodio che ci lega Papa scomparso, ma anche perché le nostre campane costituiscono per il lavoro di cesello un’autentica opera d’arte”.
“Legate pure alla memoria di Papa Luciani- affermano dalla Pontificia Marinelli– sono le sette campane della parrocchia del Carmine di MAsssafra, perché la loro fusione avvenne durante il suo Pontificato e ciascuna campana ha impresso il suo stemma. Furono consacrate l’8 dicembre 1978 dall’arcivescovo di Taranto Guglielmo Motolese. E così – concludono dalla Fonderia agnonese- tra i tanti ricordi, Giovanni Paolo I ci ha lasciato nella sua breve apparizione, ci sono anche le campane che portano il suo nome, destinate a tenere viva la memoria nel tempo”.