Lo scorso anno in questi periodi anche Agnone contava i morti per covid. Persone, professionisti, amici; persone conosciute da tutti. Sembra così lontano, quasi un ricordo il 2021. Molti vogliono davvero dimenticare; per altri il ricordo non morrà mai.
Ed esattamente dodici mesi fa, il 20 febbraio 2021, apriva il centro vaccinale di Agnone, in palazzo San Francesco, con le prime 120 somministrazioni alle persone con più di 80 anni.
“Il primo vaccino fu somministrato al signor Antonio Di Nucci, classe 1925” ricorda Matteo De Simone volontario dell’ANC-Protezione Civile di Agnone. A somministrarglielo fu proprio il figliolo Giovanni Amedeo, ex primario di Medicina del San Francesco Caracciolo, vicesindaco e medico-vaccinatore che con tanti colleghi in pensione, infermieri, amministrativi hanno dato, ognuno per le proprie competenze, ore ed ore della propria vita per combattere il coronavirus.
“Dallo scorso 20 febbraio –riprende De Simone- sono passati 365 giorni e il numero delle dosi somministrate è salito vertiginosamente (con picchi anche di 365 vaccini inoculati in una mattinata) fino a raggiungere il numero attuale di 21.922 vaccini somministrati.
La nostra “missione” è quasi completata conclude il volontario- Probabilmente entro qualche settimana il centro chiuderà, speriamo definitivamente perchè significherebbe che la battaglia è stata vinta”.
E l’opera messa in essere dagli uomini di Mario Petrecca dell’ANC-Protezione Civile, dai volontari medici e paramedi operanti nella struttura vaccinale di San Francesco, da amministrativi e da Americo Bucci che ha messo a disposizione l’ambulanza per ogni eventuale necessità, avrebbe bisogno di un monumento soprattutto perché tutti in silenzio, con umiltà e col cuore, hanno lavorato per scongiurare il peggio a tutti i cittadini alto molisani.