Deve ringraziare il gesto immediato dell’assistente capo coordinatore della questura di Isernia, l’agnonese Pietro Bianchini, se se l’è cavata con poco la donna rimasta incastrata nelle lamiere della propria auto la mattina di Pasqua a seguito del ribaltamento del proprio mezzo in agro di Pesche al chilometro 2+700.
L’agente della Polizia da Agnone stava raggiungendo Isernia proprio per prendere servizio. Erano circa le 6.30 del mattino di domenica scorsa, quando il Bianchini ha visto sul ciglio della strada un giovane chiedere aiuto. Si è fermato immediatamente e dopo essersi sincerato delle condizioni di salute del ragazzo ha visto una Fiat Punto grigia, incastrata nei rovi attigui la sede stradale ed in equilibrio precario sulla scarpata sottostante. Dentro l’auto, incastrata nelle lamiere, una ragazza di 34 anni di Isernia.
Dopo aver allertato il 112, i sanitari del 118 ed i Vigili del Fuoco, l’agente non ha esitato, nonostante i rischi del caso, a raggiungere la donna che era cosciente, facendosi largo fra le sterpaglie, spine e rovi. Le prime parole della giovane vedendo il poliziotto sono state quelle di paura perchè l’auto, muovendosi, avrebbe potuto travolgere entrambi.
Fortunatamente così non è stato. E dopo un po’ coadiuvato dai soccorritori giunti sul posto la donna è stata estratta dal mezzo senza ferite preoccupanti.
Un gesto davvero encomiabile, di alto senso del dovere e scevro da ogni paura quello dell’agente di Polizia che insieme ai due giovani coinvolti nel sinistro, certamente non dimenticherà il giorno di Pasqua iniziato con un tragico incidente in prossimità di Pesche d’Isernia conclusosi fortunatamente nel migliore dei modi.