Fresco come finalista del premio letterario giornalistico “Piersanti Mattarella 2022”, la cui serata di premiazioni è prevista per il prossimo 21 maggio presso il Campidoglio a Roma, il giornalista Giovanni Mancinone porta il suo ultimo lavoro letterario dal titolo “Molise criminale. Quello che gli italiani non sanno su un crocevia di affari, omicidi, armi, droga, terroristi e latitanti” (Rubbettino edizioni) questa sera ad Agnone.
Alle ore 17.30, nella sala conferenze di Palazzo Bonanni, il Centro Studi Alto Molise, presenterà il saggio d’inchiesta del giornalista molisano. A parlarne con l’autore: l’ispettore di Polizia Mario Luzzi, il giornalista Giuseppe Di Pietro, presidente di Assostampa Molise e Cristian Leonardo Di Pietro, presidente del CSAM.
“Mancinone in “Molise criminale. Quello che gli italiani non sanno su un crocevia di affari, omicidi, armi, droga, terroristi e latitanti” racconta moltissimi dei fatti oscuri che hanno riguardato il Molise negli ultimi decenni.
Si parla in particolare di una inchiesta grazie alla quale è stato scovato un inimmaginabile narcotraffico tra il Molise e Bogotà, ma vengono anche raccontati il soggiorno obbligato del sindaco di Palermo Vito Ciancimino a Rotello, l’omicidio di Lea Garofalo e quelli compiuti da Angelo Izzo. Ci sono poi i traffici di rifiuti interrati nel basso Molise o nelle cantine di Castelmauro e ancora storie di riciclaggio e di sindaci uccisi come Carmine Troilo, primo cittadino di San Martino in Pensilis colpito a morte da un ex ergastolano nel 1993” (fonte ANSA).