Sono tanti i comuni del Molise altissimo e dell’Alto Chietino che sperano che il Viadotto “Sente-Longo” venga riaperto almeno a senso unico alternato.
Intanto mentre tutto il manufatto resta un monumento all’abbandono dal 2018, l’Università delle Generazioni di Agnone evidenzia anche lo stato di dimenticanza della “Stele” commemorativa a Francesco Paolo Longo (lavoratore che perse la vita nella costruzione di questa opera) al quale l’alto ponte è stato intitolato.
E lo fa proprio il giorno dopo la celebrazione del 1 maggio, Festa dei Lavoratori, quando l’attenzione di forze politiche, amministrative e sindacali hanno posto il ricordo sui tanti lavoratori scomparsi durante il loro servizio e ne sono stati 1221 nel corso del 2021.
“Da quasi quattro anni –afferma Domenico Lanciano, responsabile dell’Università delle Generazioni- dopo la chiusura precauzionale del Ponte sul Sente nel 2018 (a sèguito del tragico crollo del Morandi di Genova), sono state dimenticate nel più indegno degrado e nell’abbandono pure la stele, la targa e quell’area attorno che era divenuta una piccola aiuola-oasi sempre fiorita, costantemente curata dalla stessa famiglia Longo.
Il terreno attorno alla stele è adesso pieno di rovi ed è stato stravolto dal passaggio di ruspe e automezzi, mentre è divenuto pure una discarica di grossi tubi metallici da impalcatura ed altro materiale edile.
Sembra un luogo sacro profanato ed oltraggiato, senza più il dovuto rispetto umano, sociale ed istituzionale.
L’Università delle Generazioni, interpretando il desiderio della famiglia Longo e di tutti i cittadini sensibili, sollecita non soltanto l’indispensabile ed urgente apertura al traffico del Ponte sul Sente, ma anche il ripristino dell’aiuola attorno alla stele di Francesco Paolo, il quale è stato l’unico lavoratore ad aver perso la vita nella costruzione di questa opera ciclopica.
Infatti, Francesco Paolo Longo, nato in Agnone il 25 gennaio 1917, fu travolto mortalmente da una frana nei lavori di scavo di una fondazione il 4 maggio 1974. Lasciava moglie e due figli in tenera età”.