Non è eufemismo ricordare le belle canzoni. Non è circostanza, ricordare come le canzoni sono sempre frutto della vita che si vive. Non è retorica cantare canzoni che cozzano con la profondità del mare di una politica che galleggia sempre, nonostante si professi il suo affondamento in ogni angolo di Città, Provincie, Regioni, Nazioni. – “ Si parla si parla e non si arriva mai a niente “-
Lino Rufo ci ricorda con la sua splendida canzone dal titolo “ Si parla si parla “. “Se bruciasse la Città “, altra canzone, questa volta cantata da Massimo Ranieri, ci riporta alla catastrofe annunciata che viene cancellata da gesti “compiti” di finto perbenismo e di mero servilismo atto alla conservazione della poltrona. Uno dei protagonisti della musica italiana degli ultimi anni, Ultimo, scrive canzoni con testi dal significato profondo.
La canzone “ I tuoi particolari “ ci ricorda che essi sono la sfaccettatura più importante rispetto a qualcosa che poi va a caratterizzare qualcos’altro di più definito. Incredibile assonanza con quello che la politica riesce a fare. Cioe? – Nulla ! –
E così Cesare Cremonini fa da eco con “ Nessuno vuol essere Robin”. Canzone nata in pochi minuti che inizia con una domanda : – Come mai sono venuto stasera? – Bella domanda a cui la politica non da risposte se non fregiarsi di medaglie che hanno ali di carta e quindi inutili scemi / per strada o su Facebook che si credono geni.
Numeri 10 sulla schiena e poi sbagliano i rigori/ come i treni che non hanno binari. Sembra proprio che parli di finti fuoriclasse che progettano la metropolitana leggera senza rendersi conto di cosa e come il territorio soffre da decenni per i danni che l’alterigia e presupponenza hanno determinato. Se poi torniamo indietro con il tempo, anche Domenico Modugno ci offre canzoni dal significato senza tempo. Sognante ci canta “ Volare nel blu dipinto di blu “, dove la voglia di stare lassù è dettata da una immaginazione al dominio del Mondo senza pari e senza voglia di condivisione, se non tra gli attori della canzone stessa. Incredibile ed azzeccatissima analisi di un Mondo egoista e finto perbenista che si nasconde dietro le fauci dell’Amore, per poter consolidare forze e temperamenti di aggiotaggio politico che conferma, quest’ultimo, la voracità di chi parla in un modo e fa esattamente il contrario.
“ Sarà perché ti amo ?” cantano i Ricchi e Poveri, così come, è diviso il Mondo. Amore per la politica del personalismo e dell’unica voglia di giocare con i sentimenti altrui, che ancora contornano le bandiere sventolanti in scioperi pilotati da schieramenti sindacali, che prima buttano le “Pietre” , per dirla all’Antoine con il brano scritto da Gian Pieretti, , e poi nascondono la mano. Mai più attuali la parole – “ Al Mondo non c’è mai qualcosa che gli va/ e pietre prenderai senza pietà……”-. “ Scende la pioggia ma che fa “, canta Gianni Morandi , che da eterno giovane, non è mai fuori tema. E siccome voglio vivere lo stesso, per non farla lunga, mi si domanderà, ne sono sicuro :-
“ Che cosa vuol dire questa analisi senza senso ?” – La risposta è la cosa più esaustiva e comprensibile a dispetto della politica : – “ Tutto e niente, poiché nella vita come in politica, quello che si dice oggi è vecchio già ieri “. – Prepariamoci alle prossime elezioni, è iniziata la Campagna elettorale, e con essa gli acquisti per dopo e poi ancora………per i tempi a venire.
Maurizio Varriano