Ancora non c’è l’ufficialità ma è certo che la Ndocciata dell’Immacolata verrà spostata definitivamente al secondo sabato di dicembre (quest’anno il 10 dicembre) mentre nel giorno 8 verrà commemorata diversamente la ricorrenza della grande sfilata del fuoco fatta al cospetto del Santo Papa Woytjla a Roma nel 1996. Ma non solo lo spostamento del giorno della prima Ndocciata è nelle mire del sindaco di Agnone Daniele Saia, ma dallo scorso anno il primo cittadino di Agnone ha inteso riunire tutte le manifestazioni legate ai fuochi natalizi anche di altre realtà regionali cercando di sviluppare un progetto da realizzarsi in tutti i week end di dicembre legato ai riti delle fiamme e del fuoco.
Si perderà l’esclusiva della Ndocciata di Agnone, mai brevettata, e troveranno una pubblicità inaspettata la Ndocciata di Civitanova del Sannio, le Ndocce di Belmonte del Sannio, quelle di Pietrabbondante, Oratino con la “Faglia” e la “Farchia” di Montefalcone del Sannio ed altri riti legati al fuoco del 24 dicembre.
Insomma la Ndocciata non sarà più una esclusiva della cittadina altomolisana che il presidente della Pro Loco, avv. Giuseppe Marinelli, ha fatto conoscere a mezza Italia: da Roma ad Assisi fino all’Expò di Milano nel 2015.
E proprio il prossimo consiglio comunale di Agnone, che si terrà sabato 30 luglio alle ore 15.30 in palazzo San Francesco, prevede al quinto ed ultimo punto all’ordine del giorno l’”Approvazione del Protocollo d’Intesa tra le associazioni che si adoperano per la conservazione e la riproposizione degli antichi rituali del fuoco patrimonio delle rispettive comunità”.
Insomma l’ufficialità di costituire un “caldo” rituale molisano dove la Ndocciata di Agnone dovrebbe essere la rappresentazione principale e trainante per le altre si avrà a fine luglio.