Anche quest’anno la festa di San Francesco – nella chiesa dei frati cappuccini del Sacro Cuore di Campobasso – ha visto la nutrita partecipazione dei fedeli, nonché delle autorità civili e religiose; il fascino e il carisma del “piccolo frate” di Assisi giungono a noi con la freschezza di una rosa e la purezza del Vangelo e non come un’eco lontana. Segno inconfondibile dell’amore della comunità campobassana per il Patrono d’Italia, la presenza calorosa delle tante persone riunite in piazza.
La banda di Gambatesa apre la cerimonia, mentre la chiesa si prepara ad ospitare il popolo di Dio; il Primo cittadino, Roberto Gravina, formula un breve discorso di apertura, mentre la messa è presieduta dal Parroco Luigi Chiarolanza. È l’occasione per ritrovarsi e ritrovare volti amici, raccolti in un’atmosfera lieta e festosa. Immancabili, poi, i rituali punti di ristoro e vendita di caldarroste, dolci e noccioline per la gioia di piccoli e grandi.
La presenza dei gruppi religiosi, in particolare dell’Ordine Francescano Secolare e dei Gruppi di preghiera di Padre Pio, accompagna la tradizionale processione dedicata a San Francesco e San Pio, quest’ultimo celebrato il 23 settembre scorso. Viene da chiedersi cos’è che anima questo corteo che – in tempi senza dubbio non facili – cammina, silenzioso e orante, proteso verso il domani con la certezza che sarà migliore…forse, la fede errante e lo spirito francescano di tante persone costituisce la “foresta che cresce” a dispetto del rumore del mondo che decade.
Fabio Picone