Le accuse di tentata estorsione formulate dal Tribunale di Sulmona al sindaco di Rivisondoli, Giancarlo Iarussi, a sua moglie l’avvocata Tania Liberatore ed al Vicesindaco Roberto Ciampaglia, sono state smontate dal Tribunale del Riesame dell’Aquila.
il GIP del Tribunale di Sulmona, dott.ssa Sarnelli, aveva disposto l’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G., per i due amministratori, mentre all’avvocata era stata applicata la sospensione temporanea dall’esercizio della professione e del divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione.
I giudici stamane intanto hanno annullato la misura cautelare a Roberto Ciampaglia. Ma sembra assai probabile che anche per Iarussi e sua moglie Tania Liberatore arrivi la revoca del provvedimento giovedì prossimo, subito dopo l’interrogatorio.
La vicenda solleva forti dubbi: gli indagati, secondo la difesa, avevano richiesto legittimamente, per conto del Comune di Rivisondoli i soldi spesi per le cause che i denuncianti dovevano pagare per il contenzioso. Una questione che ha dell’ incredibile, a dire poco.