Un percorso iniziato qualche anno fa con tutta una serie di iniziative didattiche tese a far conoscere ai ragazzi la figura ecclettica di uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea , il maestro Achille Pace.
Nato a Termoli ma da ragazzo trasferitosi a Roma, il Maestro, fondatore del Gruppo uno , discepolo e grande amico di Carlo Giulio Argan e di Palma Bucarelli, è tornato presto a Termoli dove su incarico dell’allora sindaco Girolamo La Penna, ha dato una svolta al premio Castello Svevo, inaugurando la prestigiosa stagione del Premio Termoli che ha fatto della Galleria Civica la sede di uno dei più importanti templi dell’arte. Di arte astrattiva , ridotta “ ai minimi di qualità”. Come diceva Argan in merito ai lavori di Pace, dove il filo, si trasforma in ricerca e si dipana gesto significativo.
Deceduto lo scorso anno il maestro ha avuto tra gli altri, il merito di avere dotato la città di un immenso patrimonio di opere realizzate dai più grandi artisti del novecento, quali Accardi, Novelli, Schifano, Tano Festa, Uncini, Frascà, Bonito Oliva, tanto per citarne alcuni, che annualmente hanno partecipato al premio, attraverso gare con bando , giuria, commissione e premiazione delle opere vincitrici. Queste ultime, con la formula del premio acquisto, diventavano proprietà della città. Uno scambio fortemente voluto dal maestro Pace che ha permesso a Termoli di ottenere oltre 400 opere oggi confluite nel museo MACTE che conserva e preserva l’intera collezione.
Il maestro, anche nella circostanza della cerimonia è stato fatto conoscere agli studenti ed al pubblico intervenuto attraverso dei momenti di spettacolo che hanno coinvolto gli alunni dei tre ordini di scuola.
Ma il centro dell’attenzione è stata l’intervista virtuale al Maestro di cui hanno indossato i panni diversi alunni, magistralmente condotta dallo scrittore giornalista Antonio D’Ambrosio che ha curato la sceneggiatura e la regia di tutto l’evento. Hanno partecipato alla cerimonia i dirigenti scolastici della città, docenti, autorità tra cui il sindaco Francesco Roberti e gli assessori Michele Barile, Silvana Cìciola, i docenti della scuola e altri ospiti quali il presidente del Lions Club Termoli Host Nicola Ricciuti , la direttrice del Macte Caterina Riva, il presidente del Museo di arte contemporanea di Casacalenda architetto Massimo Palumbo che ha reso una significativa testimonianza.
Visibilmente commossa la prof.sa Carla Di Pardo, ideatrice del disegno di intitolazione, immediatamente sposato dalla dirigente Luana Occhionero a cui va la gratitudine della comunità scolastica per il non facile iter burocratico sotteso. Insegnante di arte e immagine, la Di Pardo amica personale del Maestro, con gli alunni delle classi terze ha realizzato, lo scorso anno, il grande murales scelto tra i tanti bozzetti inviati alla famiglia del Maestro Pace, e che rappresentando la genialità del grande artista, è diventato il logo della scuola.
“ Una scuola – come ha precisato la dirigente nel suo discorso di apertura- che già conosciuta con il nome identificativo del quartiere dove sorge, si fregia oggi del nome di uno dei più grandi Maestri di arte contemporanea che tanto ha amato la sua città di nascita”.
Fernanda Pugliese