E’ il presepe vivente delle emozioni quello che da 25 anni va in scena a Carovilli grazie all’associazione “Gli amici della storia e della tradizione” che ne cura l’organizzazione. Sospeso per due anni a causa del covid la rappresentazione sacra, ieri sera, ha fatto registrare un record di presenze, provenienti anche dalle regioni limitrofe. Un evento importante per il turismo molisano, vetrina delle tipicità locali e delle prelibatezze culinarie dell’Alto Molise che a Carovilli sono espresse egregiamente dalle donne del borgo.
La storia d’amore più antica del mondo è stata ripercorsa con i momenti salienti della natività di Cristo. Dialoghi e musiche hanno incorniciato la meravigliosa scenografia caratterizzata dai costumi indossati dai figuranti e dalle casette del villaggio del presepe che all’interno hanno ospitato le scene dei mestieri di una volta.
Ma è stato anche un momento solenne di riflessione, come affermato al nostro microfono dal coordinatore dell’organizzazione Girolamo Carano. Suggestiva la fiaccolata di 100 torce scese dalla montagna per arrivare a Collecierro – palcoscenico del presepe vivente.
A.F.
Guarda il videoservizio