Sono passati trenta giorni, sembrano un’eternità. Nel cuore della notte del 27 dicembre 2022, Daniele Berlingieri, il pastore del Matese, se ne è andato via per sempre lasciando la compagna Maria e il suo gregge.
Rabbia e sgomento: sentimenti contrapposti segnano tuttora gli animi dei familiari e degli amici. E’ morto per un infarto. Il cuore però – si è saputo dopo – gli aveva lanciato segnali inequivocabili alcuni giorni prima del trapasso. Ma Daniele era caparbio. Nessuno è mai riuscito a fargli cambiare opinione. Ed alla sola idea che le duecento pecore, stazionate sotto il tendone di Santa Justa, potessero rimanere senza la guida, anche per un solo giorno, lo hanno fatto rinunciare a sottoporsi ai doverosi accertamenti sanitari.
Non sapremo mai se si sarebbe potuto salvare. Berlingieri aveva sempre dichiarato che la sua esistenza sarebbe stata breve. Se lo sentiva. Un presentimento confidato alla sua Maria, l’ultima volta a Natale. Due giorni prima dell’ultimo viaggio in cielo verso la casa del pastore delle anime.
Eppure di transumanze da Macchiagodena alla montagna di Roccamandolfi ce ne erano ancora tante da percorrere. Daniele ogni primavera conduceva il gregge in alpeggio sotto il Miletto. Rituale di una piccola transumanza, per onorare il ricordo degli avi. Pratica riuscita a catturare la simpatia di migliaia di amicizie virtuali attraverso i social. Alcuni lo hanno conosciuto di persona per vivere insieme a lui la lunga escursione di oltre dieci chilometri. Il capolinea era la masseria di montagna con annesso ricovero per gli ovini: una casa – museo sempre aperta. Qui l’ospitalità era diventata il biglietto da visita del territorio matesino. A nessuno si negava l’assaggio dei pecorini a centimetri zero ed un bicchiere di vino.
Migliaia le testimonianze di vicinanza alla famiglia pervenute con ogni mezzo. Una solidarietà inattesa – ci ha confermato la compagna. Lei più di una moglie nonostante non avessero formalizzato la convivenza. Con Daniele avevano ideato il loro progetto di vita.
Gli eredi Berlingieri non hanno esitato un istante ad avviare le pratiche per trasferire l’intestazione dell’Azienda alla sua donna: Maria Pisano.
Nei prossimi mesi un sentiero di montagna parlerà ancora di lui e del suo amico Pietro Ricciardone, ormai inseparabili per l’eternità. Già è stato fatto un sopralluogo. Se ne stanno occupando a Roccamandolfi Ivan Di Marco (ex presidente Pro Loco), la presidente della Pro Loco Giuseppina Berlingieri, l’attore e regista Pierluigi Giorgio, di concerto con il sindaco Giacomo Lombardi.
Non vi è stato organo di stampa, radio e tv che in questo lasso di tempo non gli abbia dedicato articoli e servizi: il pastore più famoso del Matese se non addirittura del Molise. La pagina di fb Molise La Voce continua a postare commenti e ricordi su Daniele e La Pecorella Nera. Un’amicizia virtuale coltivata con telefonate e messaggi su messenger. Sembra incredibile: non sono mai riusciti ad incontrarsi
Amolivenews ha deciso di tributare al caro Daniele Berlingieri l’ultimo omaggio per il trigesimo dalla morte. Nel servizio – in apertura – la lettura della poesia di un nomade anonimo, recitata il giorno del funerale da Pierluigi Giorgio nella Chiesa di San Giacomo Maggiore.
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