Un concerto per la Shoa nel “Giorno della Memoria” quello tenutosi ieri sera, 27 gennaio, al teatro Italo-Argentino di Agnone. Voluto dall’Assessorato al Turismo regionale con il Comune di Agnone nel parterre, fra le autorità, oltre al sindaco Saia, all’assessore Cotugno, al Direttore del Conservatorio “Perosi” di Campobasso Magrini, anche il Vescovo di Trivento Mons. Palumbo ed alti ufficiali delle Forze dell’Ordine.
Sia Saia che Cotugno, nei loro interventi hanno ricordato i cinque campi di internamento molisani (Agnone, Bojano, Casacalenda, Isernia e Vinchiaturo) dove furono rinchiusi ebrei, rom e sinti, ed un applauso di tutti i presenti quando Fabrizio Nocera, docente dell’Unimol, nel suo intervento, ha ricordato i nomi degli internati che da Agnone, dal campo ubicato nell’ex convento di San Bernardino da Siena (oggi casa di riposo per anziani), furono trasferiti nel campo di concentramento di Auschwitz dal quale non fecero più ritorno ed ha letto da “Pagine di Novecento molisano” il testo di una canzone che gli internati ad Agnone “cantavano il giorno invocando la “marcia per la beata libertà”.
Quindi dalle parole si è passati alle note con un concerto jazz, musica questa bandita e proibita nel periodo del “Fascismo” e per ricordare tutte le vittime dell’olocausto.
Ad esibirsi il “Perosi Jazz Ensemble” composto da un mix di professori ed allievi. Federica Marelli e Serena Minicucci, voce; Daniele Cordisco (davvero perfetto e molto bravo) alla chitarra, Enrico Zanisi al piano, Francesco Ponticelli che si alternato con l’agnonese Riccardo Labbate al contrabbasso e Samuele Giancola alla batteria.
Una serata davvero particolare svolta anche con emozione e gradita dal pubblico presente nel teatro agnonese.