Anche oggi, il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, ad Agnone passerà nel silenzio se non per un manifesto affisso sulle cantonate da parte dell’Amministrazione comunale che ricorda le Foibe e le vittime del maresciallo Tito di 76 anni fa.
Uomini uccisi per annientare la presenza italiana in Istria e Dalmazia e che vide anche la morte del 29enne agnonese Liberantonio Totaro.
Fra il 1943 e il 1947 oltre diecimila persone furono gettate vive o morte nelle gole carsiche, le cosiddette foibe. Un genocidio che non teneva conto di età, sesso e religione, riconosciuto ufficialmente nel 2004, con la legge numero 94 che istituì il 10 febbraio come ‘Giornata del Ricordo’. Fra i martiri Liberantonio Totaro, carabiniere agnonese, deportato nel 1945 e poi dato per disperso. 999 italiani trucidati. Sparirono quattromila e cinquecento persone a Trieste; 540 a Gorizia; 500 a Fiume e 350 mila istriani, dalmati e fiumani vennero portati via dalle loro terre. Liberantonio Totaro ebbe un destino davvero triste.
“Alle ore 9,45 del 3 maggio il comandante delle Polizie slovene giunto a Gorizia con quaranta uomini decise di occupare la caserma dell’Arma. Tutti i militari vennero concentrati nel cortile della caserma fra cui l’agnonese Totaro. Qui, poi, vennero disarmati e sottoposti a perquisizione, contemporaneamente venne ammainata la bandiera italiana ed issata quella slovena”.
Così si legge dalle fonti dell’epoca che narrano di come sette salme rinvenute nel canale d’Isonzo, fossero probabilmente dei Carabinieri del gruppo di Gorizia “dove vennero trucidate dagli elementi del maresciallo Tito” fra queste anche quella del Totaro. Il nome di Liberantonio Totaro resta ora solamente nell’elenco dei “Mille deportati in Slovenia nel 1945”.
La sua Agnone l’ha ricordato intitolandogli nel 2019 una scalinata che congiunge piazza Unità d’Italia con via Gualterio, poi più nulla.
Totaro muto testimone di una pagina tra le più buie e tristi della storia contemporanea in nome di una pulizia etnica che in quegli anni doveva annientare la presenza italiana nelle zone dell’Istria e della Dalmazia. Agnone diede il suo tributo ed il ricordo di 76 anni fa del Carabiniere ucciso passa quasi sottotono in una giornata che per Agnone dovrebbe essere invece davvero triste.