La Sanità molisana con le sue criticità sotto la lente di ingrandimento di politici ed amministratori. Ed ecco che dopo l’andata a Roma dei sindaci della regione (partecipanti una novantina su 136) per un incontro con il ministro Schillaci sule problematiche legate alle aree interne ed alla carenza di assistenza sanitaria in queste zone diventa una tigre da cavalcare.
Stasera, 20 aprile, sarà l’associazione Demetra che, insieme a Confcooperative Molise, intende accendere i riflettori su tutti gli aspetti che ruotano attorno alla salute, dando voce agli addetti ai lavori, medici esperti che ogni giorno sono a contatto con gli utenti, e agli stessi pazienti.
Ore 16.00 sala convegni dell’hotel Rinascimento di Campobasso, in via Labanca, 37, per il convegno su “Un modello di sanità pubblica e accreditata utile per la salvaguardia delle aree interne”.
L’evento è patrocinato da Gemelli Molise, Neuromed, Ordine dei medici di Campobasso e dal CSV Molise.
Ma tornando all’incontro capitolino dell’altro giorno fra sindaci del Molise ed il Ministro alla Sanità ecco le impressioni di Pierino Di Tella, assessore al comune di Capracotta, che era presente a Roma.
“Benissimo hanno fatto i sindaci molisani il 18 aprile scorso a portare a Roma il “dossier sanità Molise” e ricordare al Ministro Schillaci che l’art 32 della costituzione afferma che la tutela della salute rappresenta un diritto primario e assoluto della persona e come affermato dalla cassazione “dalla cui lesione scaturisce il diritto al risarcimento di eventuali danni”.
La protezione della salute, è stata inserita anche nella carta dei diritti dell’unione europea.
Benissimo il tavolo tecnico di cui faranno parte funzionari ministeriali e anche 5 figure che saranno scelte dalla conferenza dei sindaci.
Ma la Politica, quella con la “P” maiuscola, cosa fa’? Capisce che deve affermare solo un concetto, elementare ma chiaro; “la salute pubblica come etica politica” sapendo che medicina e assistenza sanitaria sono fattori che influenzano la salute pubblica.
Per far si che non vada dispersa la disponibilità e l’impegno dei sindaci a risolvere i problemi nell’interesse della comunità molisana sarebbe opportuno che i rappresentanti parlamentari non si fermassero a svolgere il mero ruolo di intermediari ma, si impegnino affinchè il ministro unitamente al governo, prima di convocare il tavolo tecnico, ad essere portatori di questo messaggio: “quando tornate a casa, fate una carezza ai Cittadini (con la “C”maiuscola) molisani e ditegli che la carezza è del ministro e del governo che hanno azzerato il debito, tolto il commissario e dotato di maggiori risorse il fondo sanitario regionale”
Ricordate? Dovrebbe essere semplice, è l’impegno preso unitamente al “laziale de roma” per essere eletti, il quale ha anche detto che per il debito il problema è prettamente burocratico. Quindi basta un semplice atto politico.
Il Molise è bello ma, nello stesso tempo fragile, gli abitanti di questo territorio sono i più anziani d’Italia (scoperta fatta dal sen.Lotito).
Mancano due mesi alle elezioni regionali, sufficienti per mantenere le promesse e non ingannare “la povera gente”, non promettiamo ““l’immortalità”” dal momento in cui non morirà più nessuno in Molise (non ci saranno medici a certificarne i decessi).
Altrimenti come avrebbe cantato un altro romano ma di fede interista: “…si d’accordo ma poi, tutto il resto è noia”.
C’ero anche io a Roma, insieme a tutti i sindaci –conclude Di Tella- e non è tempo di morire, è tempo di reagire, vigilare e non lasciarci ingannare”.