Una tradizione che anche gli emigrati in Canada o meglio gli agnonesi residenti a Montreal festeggiano. Parliamo quella in onore di Sant’Onofrio ad Agnone. Un doppio appuntamento. Il primo quello di domani 28 maggio quando i fedeli si recheranno nella Badia di Sant’Onofrio a pochi chilometri da Agnone dov’è custodita la statua dell’Anacoreta per prelevare la piccola scultura rappresentante l’Asceta e portarla nella chiesa di Sant’Antonio nel centro storico della cittadina. Qui è consuetudine che il parroco (don Onofrio Di Lazzaro) dopo la messa, intorno alle ore 18.00, benedica tutti gli autoveicoli che in fila accompagneranno in una sorta di processione Sant’Onofrio fino alle porte dell’Ospedale San Francesco Caracciolo per poi proseguire a piedi fino alla chiesa di Sant’Antonio dove verranno celebrati i secondi Vespri della Pentecoste (una volta alla benedizione dei mezzi, previo obolo dei fedeli, veniva offerto ai presenti un ricordino della Badia e del Santo).
La seconda fase della manifestazione religiosa si svolge l’11 giugno quando la statua di Sant’Onofrio dalla chiesa di Sant’Antonio farà ritorno nella Badia in processione e portato nei circa cinque chiloetri di strada in salita solo da donne. Qui, sempre per la tradizione, soste ristoro presso alcune masserie dell’agro e fuochi pirotecnici in serata.

“Durante il percorso, tutto in salita –narrano gli storici- si fanno due fermate nelle contrade di Secolare e Porfilio: qui i pellegrini vengono rifocillati dai devotissimi contadini. I musicisti della banda che non partecipano alla processione sono ospitati dalla famiglia Masciotra (Déucce). Nel momento in cui il corteo processionale giunge nei pressi delle Masserie Porfilio, in località Malpara, al suono delle campane della Badia, corrisponde un consueto fuoco d’artificio. Lo spettacolo del fuoco pirotecnico viene offerto dalla famiglia Pannunzio residente a Youngstown (Ohio-Usa), la stessa che nel 1958 donò alla chiesetta l’altare di marmo. Poi in serata ad Agnone la festa con i fuochi artificiali che caratterizzano una giornata che è certamente fra le più partecipate dal popolo agnonese”.
Sant’Onofrio lo si vuole come “Protettore degli oggetti smarriti, delle donne che cercano marito e degli studenti con problemi scolastici e di studio”.