E’ stata inaugurata stamani 15 giugno la nuova sede del SAI di Agnone. Diverso dallo Sprar il Sistema di Accoglienza e Integrazione agnonese ospita fino a 50 migranti più altri 30 dislocati in numero uguale nelle sedi di Carovilli, Sant’Angelo del Pesco e Roccasicura dando occupazione ad oltre una quindicina di persone tecniche e professionali nella stessa Agnone.
Presenti al taglio del nastro, oltre alla responsabile del Sai agnonese Pina Mitri e Quintiliano Chiacchieri in rappresentanza di tutte le cooperative del settore, il Prefetto di Isernia Franca Tancredi, il sindaco di Agnone Daniele Saia e i massimi rappresentanti dei Carabinieri di Agnone, della Polizia, della Finanza e dei Vigili del Fuoco mentre la benedizione dei locali è stata data dal parroco don Onofrio Di Lazzaro.
Una seconda sede quella inaugurata stamani che pare sarà più una logistica amministrativa visto che il Sai continuerà ad occupare anche la sede dell’ex asilo infantile San Francesco Caracciolo nel borgo veneziano della cittadina alto molisana.
Al di là dei discorsi di circostanza, il Prefetto Tancredi ha tenuto a sottolineare in un pour parler con la responsabile Pina Mitri che “il sistema di accoglienza dei migranti s’impernia su due livelli: prima accoglienza, che comprende gli hotspot e i centri di prima accoglienza, e seconda accoglienza, che comprende il SAI e certamente non può essere il contrario anche se spesso si fa confusione sulla normativa vigente” e dove il Comune resta sempre l’Ente principale di riferimento come erogatore del progetto.
Gli ospiti provenienti da diversi Paesi stranieri sono occupati in vari laboratori di lingua e cultura sono seguiti da Assistenti Sociali, insegnanti, psicologi ed altre figure professionali ed alcuni di questi hanno anche trovato regolare lavoro in aziende e ditte del posto.
Una realtà oramai radicata ad Agnone dove i profughi sono in queste sedi sin dal 2014.