Il Signore l’ha voluta con lui proprio nel giorno in cui Agnone festeggia la Madonna della Libera. Parliamo di Lisetta D’Onofrio forse l’unica medico-missionaria ad Agnone. Aveva 85 anni e si è spenta oggi 8 settembre, nel silenzio, proprio come aveva vissuto la sua vita il cui “silenzio” è stato sempre fragore per il bene fatto.
Elisa D’Onofrio era nata a Poggio Sannita il 9 dicembre 1938. Dopo il liceo ad Agnone frequentò la neonata “Università Cattolica” a Roma, laureandosi in medicina e chirurgia il 7 novembre 1968. Un grave incidente d’auto, le fu causa di vari interventi chirurgici ed una permanente invalidità alla gamba sinistra.
Nel maggio del 1973, si recò in Ciad a Bébédjia ed al suo rientro in Italia si fece promotrice dell’istituzione di un centro di raccolta aiuti (Comitato di Lodi) collegato con la Missione dei Frati Minori Cappuccini in Ciad diretta da Padre Celestino Ciricillo. Nel 1975 si trasferì a Bébédjia per farsi medico di “brousse” creando fra l’Italia ed il Ciad un ponte di solidarietà. Iniziò il suo lavoro di medico missionario per salvare centinaia di bambini. Negli anni, il Centro Sanitario di Bébédjia, è diventato importantissimo.
16 ettari recintati, parte dei quali adibiti a frutteti, 25 edifici, un ospedale con 60 posti letto, un centro per poliomielitici abilitato per interventi chirurgici ed attività fisioterapica, un poliambulatorio, 12 infermieri a cui sono da aggiungere altri operatori inviati dal governo del Ciad; scuole per l’alfabetizzazione, di formazione professionale con corsi di artigianato, cucito, tessitura, maglieria e igiene. In questo centro affluiscono numerosi malati, assistiti da infermieri formati dalla dott.ssa D’Onofrio.
Nel luglio del 1979 il Papa S.S. Giovanni Paolo II° ricevette, in udienza “Lisetta” alla quale le disse: “Andate là dove le mie mani non possono arrivare! Siate le mie mani nel mondo che soffre!”.
Nel 1991, insieme con alcuni ragazzi ciadiani, invalidi e bisognosi di cure specialistiche, Elisa rientrò in Italia dopo aver affidato l’opera socio-sanitaria di Bébédja al Vescovo Mons. Michele Russo.
Ad Agnone fu promotrice dell’opera di volontariato legata al Centro Missionario Diocesano di Trivento. Fondò l’Associazione C.A.S.A.–Onlus e ne curò il suo periodico “Spezziamo il pane”.
La D’Onofrio ha continuato nel tempo a raccogliere ed inviare aiuti per l’opera di Bébédjia provvedendo inoltre, alle necessità della comunità africana che era ad Agnone, interessandosi nel contempo ad altri paesi (Burundi e Rwanda) e di persone che avevano particolare bisogno di aiuto.
Lascia non solo un ricordo indelebile nella comunità agnonese che le ha voluto sempre bene.