Ancora una riunione del comitato per “Agnone Capitale italiana della cultura 2026” quella di ieri sera (19 settembre) in attesa del 27 settembre, data ultima per la presentazione dei progetti che “pena esclusione dalla procedura di selezione, i Comuni, le Città metropolitane e le Unioni di Comuni, che hanno presentato manifestazione di interesse alla partecipazione al bando, devono perfezionare la propria candidatura redigendo e inviando un dossier di candidatura secondo le modalità indicate dalle Linee guida”.
Ebbene il Comitato formato da una ventina di persone (checchè si continua a sostenere che tutti fanno parte di tale iniziativa ma molti rappresentanti della cultura agnonese non sono stati inseriti né nelle chat del gruppo e né invitati a partecipare alle riunioni come quella di ieri sera, quindi esclusi) avrebbe pronto il progetto che si spera venga stampato in cartaceo e reso pubblico e non resti prerogativa per pochi.
Intanto il sindaco Daniele Saia ha pubblicato un avviso pubblico “Per l’acquisizione di manifestazioni di interesse volte all’individuazione di partner interessati a partecipare alla costituzione dell’ ATS per la partecipazione del Comune di Agnone al Bando di selezione per la “ Capitale italiana della cultura del 2026”
“E’ fondamentale –afferma il sindaco Saia- procedere a costituire una forma stabile di coprogettazione e cooperazione per la realizzazione degli eventi culturali previsti nell’ambito del Programma di Attivitá “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al Centro” realizzato nel quadro del Progetto che sostiene la Candidatura di Agnone come Capitale della Cultura Italiana 2026.
Le modalità e i termini sulla base dei quali attivare la collaborazione saranno oggetto di specifici accordi esecutivi, volti a disciplinare organicamente i rapporti tra le Parti. Per questo si invitano i soggetti ad avanzare la propria manifestazione di interesse per la costituzione di un’Ats volta a sostenere la candidatura inviando al comune di Agnone il modello predisposto entro il 23.09.2023” data questa che prevede ancora un incontro pubblico presso l’aula consiliare di Palazzo San Francesco.
La selezione della «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2026 prevede soprattutto “forme di cofinanziamento pubblico e privato, condivisione progettuale con altri enti territoriali e con soggetti pubblici e privati portatori di interesse presenti sul territorio, da attuarsi nel rispetto della vigente normativa in materia di appalti e terzo settore.
Ma ci si chiede se tutti gli altri comuni molisani (ben 136) sostengono davvero la candidatura di Agnone che è l’unico paese molisano in corsa per l’ambito riconoscimento che prevede come premio finale anche un sussidio di circa un milione e mezzo di euro. Ebbene oltre a Boyano, Pietrabbondante e qualche altro centro che hanno pubblicamente manifestato il sostegno all’iniziativa, non si vede quella volontà, o l’entusiasmo o quella coesione richiesta per sostenere in maniera corale la candidatura di Agnone da parte degli altri paesi forse poco coinvolti nell’iniziativa.
Ora si aspetta mercoledì prossimo per sapere se l’ambizione di Agnone al titolo può essere davvero fattibile. Cosa molto difficile visto lo spessore degli altri 26 comuni in rappresentanza di 14 regioni italiane che concorrono al titolo.