Continuano a giungere al Comune gli attestati a sostegno di Agnone Capitale della Cultura Italiana 2026.
Questa volta si registrano quelli del cantante Piero Mazzocchetti e del giornalista e autore televisivo Domenico Iannacone.
“Ho avuto il privilegio di esibirmi ad Agnone diverse volte, sia al Teatro Italo Argentino (vero fiore all’occhiello musico-culturale), sia in alcuni borghi della città, meravigliosi e ricchi di storia -è il pensiero di Piero Mazzocchetti- Gli agnonesi sono il grande valore aggiunto di questa città: dinamici, cordiali, sempre con un sorriso pronto ad accogliere i tantissimi turisti e uniti da tante tradizioni, come la ‘Ndocciata, il più grande rito al mondo legato al fuoco. Da artista posso asserire che l’emozione provata nel cantare per questa magnifica tradizione è una rara avis”.
A far eco al noto cantante è Domenico Iannaccone.
“Nelle trame invisibili che legano l’Italia, Agnone emerge come un nodo luminoso, un crocevia dove le linee del tempo si intrecciano. In questo angolo di Molise, ogni campana fusa nella sua millenaria fonderia evoca mondi lontani e vicini, narrando storie di epoche passate e promesse future. Nelle notti invernali la ‘Ndocciata trasforma le strade in fiumi di luce, luoghi dove la realtà e la fantasia danzano insieme. Agnone con la sua dualità tra antico e nuovo, è un microcosmo di tutto ciò che l’Italia rappresenta.
Sostenere la sua candidatura a Capitale italiana della Cultura è come tuffarsi in un romanzo di Calvino, dove ogni pagina rivela un mondo e ogni storia è un ponte verso l’infinito”.
Ma certamente giungeranno altri attestati da noti personaggi che hanno avuto a che fare con l’Atene del Sannio.