Il 4 novembre è una data indelebile per Capracotta. La fucilazione dei fratelli Fiadino, la distruzione del paese, la guerra. E da quel 1943 sono passati 80 anni ma il centro altomolisano non dimentica. E proprio sabato prossimo la Prefettura di Isernia e l’Amministrazione comunale di Capracotta hanno inteso fermare l’attenzione su quei tragici eventi con una giornata di studi. Alle ore 16,00 presso l’Hotel Montecampo in località Santa Lucia l’incontro su “Capracotta 80 anni dopo..” con le relazioni di Giuseppe Iglieri, Costantino Di Sante, Alessia Latessa e Sara Ziruolo.
I fratelli Gasperino e Rodolfo Fiadino furono fucilati dagli invasori tedeschi per aver ospitato soldati dell’esercito alleato in fuga dai campi di prigionia di Sulmona (L’Aquila) dopo l’8 settembre. E sempre nel contesto la presentazione del libro “L’eccidio dei fratelli Fiadino” di Eleonora Di Nucci. A Vincenzo Di Nardo e Giuseppe Pardini la conclusione del convegno.
La distruzione del centro abitato avvenne, invece, tra il 7 e il 12 novembre del 1943, sempre ad opera dei tedeschi, in ritirata. Quelli furono i giorni più tristi della storia capracottese Il programma prevede alle ore 10.30 la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti in piazza Tullio Tedeschi con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica ai Prefetti. Cerimonia questa che sarà svolta anche negli altri centri limitrofi in una giornata che intende ricordare, in particolare, “tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per militari di allora e quelli di oggi”.