Chiesa gremita sin dalle 5 del mattino di stamane.
La tradizionale Pastorale Agnonese ha richiamato tantissimi fedeli per ascoltare la celebrazione officiata dal Vescovo di Trivento Mons. Claudio Palumbo con gli altri sacerdoti delle varie parrocchie di Agnone, ma soprattutto per prendere parte alle litanie cantate e commuoversi sulle note delle varie musiche tradizionali del periodo natalizio di autori locali che chiudono il rito sacro ed eseguite dalla particolare filarmonica di orchestrali del posto.
Il Piccolo Natale ha preso il via quindi dall’alba di oggi, 21 novembre, ad Agnone. Celebrazioni particolari che si ripeteranno nell’arco dell’intera giornata e fino alla Candelora quando si chiuderanno i riti legati al Natale.
Dopo la Santa Messa, come tradizione vuole, la colazione a base di cioccolata preparata con fondente e tantissimo caffè dove inzuppare i “raffajuoli” ossia biscotti al latte cotti sui carboni ardenti dei caminetti e quindi impregnati anche del fumo della legna ardente. I bar, le case, sprigionano oggi tutti un profumo particolare.
Il ricordo dei transumanti che anticamente partivano oggi per luoghi più caldi dove foraggiare il bestiame insieme agli artigiani che portavano nelle regioni vicine i loro manufatti sperando in lauti guadagni, l’impossibilità quindi di vivere nelle famiglie il Natale con gli usi degli avi che venivano ricordati in questo giorno e poi le preghiere al Signore ed alla Madonna delle Grazie affinchè tutto andasse bene è la sintesi del Piccolo Natale Agnonese.
Da oggi dunque ci si preparava alla Ndocciata e da un paio di anni anche alla Festa dei Fuochi Rituali del 2 dicembre che vedrà quindici paesi provenienti anche dalla Toscana, Abruzzo, Puglia tutti legati alla tradizione del Fuoco e con le due spettacolari Ndocciate del 9 e 24 dicembre che richiamano migliaia di turisti. Anche per questo oggi ad Agnone si scambiano gli auguri perché il Natale che a breve si festeggerà sia foriero di gioia e amore per tutti.
E l’auspicio augurale nell’omelia del Vescovo Palumbo a tutta la cittadina ed al sindaco neo presidente della Provincia presente alla liturgia, anche perché Agnone possa diventare Città della Cultura Italiana 2026.