Ed il gran giorno è arrivato. Il giorno della prima Ndocciata del 2023 quella che, nonostante la data, resta battezzata come “Ndocciata dell’Immacolata” (non consideriamo quella in forma “mini” e simbolica della Festa dei Fuochi Rituali di sabato scorso).
Agnone brulica di gente. Presa d’assalto soprattutto dai camperisti ai quali non è bastata l’area a loro riservata del parcheggio fra lo Stadio e l’Ospedale. Hotel e B&b sold out oramai da tempo. Mercatini allestiti in piazza Unità d’Italia e ieri sera, 8 dicembre, impossibile anche prendere un aperitivo in un bar vista l’enorme affluenza.
Scolaresche e curiosi quest’anno sono stati anche accompagnati anche alle masserie Porfilio per vedere la costruzione e l’allestimento delle ultime Ndocce che nel presto pomeriggio verranno portate nel centro cittadino. Ma tantissime persone raggiungeranno Agnone anche nella mattinata odierna.
La Ndocciata di stasera e quella del 24 prossimo sarà dedicata al compianto e prematuramente scomparso Pietro De Santis storico portatore del gruppo Colle Sente.
Cinque contrade: Colle Sente, Capammonte e Capaballe, Guastra, Sant’Onofrio e San Quirico; mille ndocce; seicento tra portatori e figuranti della Cultura Contadina di tutte le età. Le Ndocce portate da soli uomini avvolti nelle antiche “cappe” (mantelli di lana di color nero) come i tantissimi agnonesi che indossano oggi il mantello nero anche solo per passeggiare, finiranno di ardere nel Falò della Fratellanza ai piedi del campanile di Sant’Antonio che con la sua più grande campana rintoccherà all’inizio dell’evento per dare il via all’accensione delle Ndocce.
Mentre sii attendono come sempre migliaia gli spettatori in arrivo anche stamani da tutta Italia, gli organizzatori comunicano che la madrina dell’evento sarà la scrittrice Chiara Gamberale mentre giungerà direttamente sul palco delle autorità il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano accompagnato dalla moglie Federica Corsini, giornalista e volto noto di Rai Parlamento. Chiaramente non mancheranno autorità militari e politiche regionali.
La Fanfara dei Carabinieri dopo il concerto nel teatro alle ore 15.30, continuerà a suonare fino sotto il palco delle autorità mentre due Carabinieri a Cavallo apriranno il corteo.
Al termine il previsto concerto dei Tiromancino spostato dall’enorme piazza del Popolo al teatro Italo-Argentino che può contenere appena 350 persone.