La Proloco di Roccamandolfi è riuscita a superare se stessa con la seconda edizione dell’evento “Nella Rocca dei Briganti“. Sabato scorso l’intenso e interessante pomeriggio a Roccamandolfi è cominciato con un convegno che ha reso giustizia, senza sconti, alla verità storica sulla reale identità dei briganti: violenti criminali, assassini e stupratori di donne.
Verità scomode suggellate da ricerche, documentazioni e testimonianze dell’epoca, risultate in antitesi con le descrizioni “romantiche” di alcuni scrittori e cantautori italiani che “dipingono” i briganti come “patrioti” e ” nobili combattenti per la libertà”. A parlarne davanti alla platea intervenuta nella sala polivalente Don Pasquale Prioriello: lo storico Antonio Salvatore; il giornalista Antonio Leone, e il docente Antonio Pinelli, autore del volume “Fatti e misfatti a Roccamandolfi e dintorni”, presto nelle librerie molisane.
Gli organizzatori hanno colpito nel segno, creando un appuntamento che piace a tutti. Unicum nel versante molisano del Matese, che emula quello più celebre de “La Notte dei Briganti” a San Gregorio Matese, nell’alto casertano. Anche a Roccamandolfi l’evento è incorniciato da figuranti, gruppi musicali folk, cantastorie, e la eccezionale capacità delle donne del borgo di dare sfogo a prodezze gastronomiche di rilievo.
La folla non si è lasciata scoraggiare dalla pioggia caduta a intermittenza, che comunque ha consentito lo svolgimento della festa fino a tarda notte.
La presidente della Proloco di Roccamandolfi, Giuseppina Berlingieri, grata al suo direttivo e agli impagabili volontari dell’associazionismo locale, ci tiene a ringraziare le famiglie del borgo che durante le giornate di preparazione alla manifestazione, hanno fornito un supporto fondamentale offrendo pasti e ogni tipo di supporto.
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