Dalla prima esibizione è passato esattamente un anno. La prima uscita in pubblico, infatti, è stata per la presentazione del logo: questo sabato, invece, ci sarà anche la gioia di condividere con il pubblico il costume tradizionale di Isernia ricostruito ad hoc.
Il comune di Isernia, poi, ha inserito il festival nel calendario degli eventi isernini e Franco Di Lemme, il presidente del gruppo Folk città di Isernia, ha accettato con gioia. Eccolo il logo del festival per cui tutti i componenti del gruppo folk si stanno mobilitando con passione e spirito di squadra.
Disegnato per l’occorrenza della componente del direttivo grafica-ballerina-attrice-creativa Mariateresa Altieri (foto) che, così come per il disegno del logo del gruppo folk, ne ha egregiamente incastonato nell’elemento raffigurativo creando un tutt’uno.
Di seguito è nata la locandina.
Alla domanda “da cosa hai preso spunto”, Mariateresa ci ha risposto “semplice, dalla gonna che indossiamo! Dunque, dall’indumento che ci ha dato più impegno nel ricercarlo, progettarlo e farlo realizzare! La storia è lunga, ma alla prima occasione ci soffermeremo a parlarne di come è nato il costume del gruppo folk!”
L’attimo in cui la danzatrice ruota su sé stessa girando su un solo piede e tenendo l’altra gamba sollevata è il momento colto della gonna che si apre: fa da sfondo all’immagine coordinata del Folk Festival di Castelromano di Isernia.
Rimaniamo in attesa dunque di approfondimenti quanto ai particolari del costume tradizionale di Isernia creato dallo staff del direttivo dell’associazione.
Domani sabato 7 settembre arriveranno i gruppi ospiti riportati in locandina e sfileranno per le vie del borgo di Castelromano, piccolo e tranquillo borgo a 4 km da Isernia. Il Gruppo Folk I Dragoni del Molise di Agnone, il Gruppo Folk Ru Maccature di Carpinone, Gruppo Folk Il Costume dell’Anima di Longano Gruppo Folk I Matesini di Campochiaro e Gruppo Folk La P’cc’nèra Forlì del Sannio e, in ultimo, il Gruppo Folk Città di Isernia.
La sfilata si prevede allegra e felicemente accompagnata dalle note di organetto, fisarmoniche, bufù, tamburelli, violini. Poi, nel piazzale antistante la splendida chiesa di Castelromano, nella sua architettura moderna che rimanda alla forma di una tenda o delle mani poste in preghiera, ci sarà il loro arrivo con una piccola esibizione di ogni gruppo.
L’evento si aprirà con le intense parole dell’arch. Franco Valente, studioso e appassionato della storia del territorio. Partendo all’antico Sannio ci farà fare un tuffo nel passato parlando del territorio di Castelromano e di chi lo ha abitato, proseguendo, poi, con l’origine stesso del nome del borgo che, scopriremo, non ha nulla a che vedere con l’antica Roma.
Le sue parole ci faranno apprezzare il territorio che viviamo e ce lo faranno apprezzare ancora più. Dopodiché le esibizioni dei gruppi ospiti e, infine, quella del gruppo che ha reso possibile l’evento.
Dunque, il conto alla rovescia è iniziato: tutti ad applaudire chi ci mette passione, volontà e, soprattutto, il suo prezioso “tempo” per rinnovare la tradizione rendendola attuale ( ne è l’esempio della canzone in vernacolo “La Molisana” scritto dal maestro Daniele Monaco e la coreografa da talento nascosto Lidia Pernolino) per poterle dare lo slancio verso il futuro che dipende da chi vive il territorio.