Bella e gagliarda prova, quella offerta del Campobasso contro la più quotata formazione sarda della Torres. Dopo l’inguardabile prova di Piancastagnaio, il Campobasso serra le fila e limita per tutto il corso del match, l’intraprendenza della squadra sassarese – team accreditato per la vittoria finale del girone – che nei 94 minuti giocati, riuscirà a tirare una sola volta in porta. Sulla falsa riga della trasferta di Arezzo, anche contro la Torres, purtroppo, arriva una sconfitta del tutto immeritata, figlia di un’espulsione al quanto affrettata ai danni del rossoblù Baldassin e di una marchiana ingenuità del difensore Mancini, che colpisce in area il forte Varela.
Intervista a Maurizio Di Cristofaro
Malgrado in 10 uomini per tutta la seconda frazione di gioco, anche grazie ai cambi effettuati da mister Braglia, il Campobasso è riuscito a neutralizzare il gioco avversario, riuscendo nel finale a costruire anche un paio di occasioni da goal che avrebbero potuto assegnare il punto del meritatissimo pareggio. Sul piano tecnico, la squadra deve ancora trovare la sua musa ispiratrice a centrocampo e risolvere l’aridità nella fase realizzativa.
Intervista a Franco Presutti
Di contro, ci piace rimarcare il giusto atteggiamento dei nostri, che è risultato roccioso e volitivo, insomma un atteggiamento da “Lupi”, sottolineato anche dagli applausi tributati al triplice fischio dal numeroso pubblico presente, che è risultato, ancora una volta, il dodicesimo, anzi, visto l’uomo in meno, l’undicesimo uomo in campo. Adesso testa alla partita di venerdì. Prepariamo sciarpa, zaini e colazione al sacco, tutti a bordo, si parte per la verde Umbria.
Contro il lupo di Gubbio ci vuole l’antico, forte ed indomito Lupo del Matese, azzanniamoli!!!
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Antonio Salvatore