Roccamandolfi come un set cinematografico, sabato scorso 21 settembre, per la rappresentazione immersiva del “Maligno“, al secolo Sabatino Lombardi, uno dei briganti più temibili del Matese. Il borgo è tra i paesi molisani che maggiormente attirano turisti per le bellezze paesaggistiche e per la sua storia che affascina, perchè legata al fenomeno del brigantaggio divenuto da tempo un cult per gli appassionati del genere.
Sull’onda della notorietà di cui il piccolo centro matesino gode, la Proloco di Roccamandolfi ha pensato di realizzare un’iniziativa che potesse unire originalità e conoscenza in modo equilibrato ed impattante così da dare un motivo in più per visitare il paese e scoprirne le tante potenzialità.
La presidente Giuseppina Berlingieri è riuscita mettere insieme donne, uomini e tanti giovani per questa rappresentazione, inedita, bagnata da un successo inimmaginabile. Nonostante vi fossero contemporaneamente altri eventi a Isernia e a Campobasso.
Le scene sono state ambientate in un piccolo angolo del paese assai suggestivo. Motivo per il quale è stato necessario ripetere lo spettacolo di 20 minuti, cinque volte, per accontentare il pubblico: si è cominciato alle 20 e terminato alle 22.
Qui il Backstage
Sceneggiatura e regia a cura de “Il villaggio della cultura APS” di Campobasso rappresentata da Marica Mastropaolo e Silvio Giorgio e gli interpreti principali: Ivan Di Marco nei panni di Sabatino Lombardi, Fabrizio Russo in quelli di Bertoldo e Giuliana Fasolino, cantante ed insegnate di musica, in quelli della druda Lucia.
Per il resto tante le comparse che hanno animato la scena, a cominciare dai due briganti impersonati da Vitalino Scasserra e Giovanni Ganfrancesco.
La straziante canzone di Lucia, interpretata dal balcone al termine della rappresentazione, è stata scritta da Silvio Giorgio e musicata dal cantante e cantautore di Petrella Tifernina Giorgio Prigioniero.
Lo spettacolo è piaciuto davvero a tutti. E non si esclude una replica il prossimo anno.
Intano qui godetevi lo Speciale.