“Siamo al servizio della gente e necessita fare rete anche con le altre Forze dell’Ordine per la tranquillità dei territori”.
Questo in sintesi il concetto espresso dal Maggiore dei Carabinieri Carlo Alberto Evangelista nel corso della commemorazione della Virgo Fidelis.
Un invito rivolto ai sindaci alto molisani presenti con i Carabinieri della Compagnia di Agnone ed i responsabili delle Stazioni disseminate nel territorio alto molisano.
Una chiesa gremita quella di Maria SS.ma di Costantinopoli questa mattina (21 novembre) per la celebrazione della Virgo Fidelis protettrice della Benemerita.
Una celebrazione curata nei minimi dettagli dal Maggiore Carlo Alberto Evangelista, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Agnone, ed officiata dal parroco don Onofrio Di Lazzaro.
Presenti i Carabinieri delle varie stazioni altomolisane insieme agli ex Forestali oggi integrati nella Benemerita, ma soprattutto moltissimi sindaci ed amministratori dell’hinterland con i responsabili della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco di Agnone.
Virgo Fidelis ovvero appellativo cattolico di Maria, madre di Gesù, scelta quale patrona dell’Arma dei Carabinieri l’11 novembre 1949, data della promulgazione di un apposito Breve apostolico da parte di papa Pio XII.
Ma anche “Giornata dell’Orfano” ovvero dei figli dei Carabinieri caduti che la Benemerita assiste negli studi e nella crescita, ma soprattutto dell’eroica difesa di Culqualber battaglia combattuta a Gondar, in Etiopia, dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra italiani e britannici.
Il Maggiore Evangelista, nel suo intervento finale, prima di ringraziare quanti collaborano con i Carabinieri, ha ricordato proprio il 21 novembre come anniversario dell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber, in terra d’Africa, dove “…un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. “Quei caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio.
Alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta in occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale”.
Da evidenziare come l’assessore sindaco di Castel del Giudice, Remo Gentile, sia stato il protagonista dei canti sacri nel corso della funzione religiosa.
Tutti sugli attenti nel momento della lettura della preghiera del Carabiniere:
“Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra, noi Carabinieri d’Italia, a Te eleviamo reverente
il pensiero, fiduciosa la preghiera e fervido il cuore!.
Tu, che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice col titolo di “Virgo Fidelis”,
Tu accogli ogni nostro proposito di bene e fanne vigore e luce per la Patria nostra,
Tu accompagna la nostra vigilanza, Tu consiglia il nostro dire, Tu anima la nostra azione, Tu sostenta il nostro sacrificio, Tu infiamma la devozione nostra!
E da un capo all’altro d’Italia suscita in ognuno di noi l’entusiasmo di testimoniare, con fedeltà sino alla morte, l’amore a Dio e ai fratelli italiani. E così sia!“.
Alla fine della cerimonia un cin cin augurale per salutare i presenti.