ππ π§π¨π―ππ¦ππ«π, ππ’π¨π«π§πππ π’π§πππ«π§ππ³π’π¨π§ππ₯π π©ππ« π₯’ππ₯π’π¦π’π§ππ³π’π¨π§π πππ₯π₯π π―π’π¨π₯ππ§π³π ππ¨π§ππ«π¨ π₯π ππ¨π§π§π ed anche i ragazzi dellβIsiss di Agnone hanno dato vita ad un flash mob in piazza per Β riflettere su un tema che purtroppo ancora miete troppe vittime nel nostro Paese.
Gli studenti si sono dati appuntamento in mattinata nella villa in piazza UnitΓ dβItalia, allestita di sedie e moquette color rosso, dove fra striscioni e slogan hanno esibito le βscarpette rosseβ che simboleggiano il vuoto lasciato dalla perdita di una donna, mentre il colore rosso rappresenta il sangue e il sacrificio delle vittime. Poi nella serata, intorno alle ore 19.00, ecco di nuovo la βprotestaβ con canti e letture sul tema ed accendendo tutti le luci dei telefonini.
βCe lo siamo detti un anno fa in una bella manifestazione in piazza con scuole e associazioni: mettere fine alla violenza sulle donne Γ¨ una responsabilitΓ condivisa, fra cittadini e istituzioni. Da quel giorno in Italia sono state uccise altre 100 donne. Questo deve continuare a responsabilizzarci.
Il lavoro di sensibilizzazione delle scuole, delle nostre associazioni sportive e culturali, non si Γ¨ mai arrestato. E qualche giorno fa Γ¨ stato presentato il progetto “Apri gli occhi”, che impegna tanti attori del nostro territorio nel contrasto a questa piaga sociale ogni giorno, non solo il 25 novembre.Β
Le iniziative di questa giornata ci ricordano l’urgenza, l’impellenza di intervenire, tutte e tutti insieme.
in Piazza UnitΓ d’Italia, per un momento di commemorazione e riflessione, davanti a una installazione in onore di tutte le vittime di violenza di genere che vuole illuminare il buio della violenza. Per ripeterci, ancora, che non deve piΓΉ capitare a nessunaβ.
Denunciare senza aver paura. Questa la sintesi piΓΉ importante da parte di alcune ragazze liceali. PerchΓ©, almeno in queste zone, la violenza le donne la subiscono soprattutto fra le mura domestiche dove impera, ancora e purtroppo, la legge del silenzio.