Sono iniziati i lavori di restauro del quarto soffitto ligneo nella sala posta al secondo piano di Palazzo San Francesco rimasto il solo senza interventi necessari soprattutto per le infiltrazioni di acqua subite nel tempo e che lo stavano compromettendo.
Quattro ale con quattro opere d’arti di indubbio valore che mettono in risalto il ciclo alchemico dipinto a tempera su soffitti lignei e risalenti alla seconda metà del XVIII secolo.
“I quattro plafonds istoriati, è bene sottolinearlo, costituiscono l’unica, eccezionale e inedita testimonianza di iconografia alchemica francescana giunta fino a noi” scriveva nel saggio “Il Drago che non muore mai” il prof. Mino Gabriele dell’Università di Udine dopo attenti ed approfonditi studi effettuati sui soffitti delle quattro stanze dell’ex convento agnonese.
Era rimasto un solo soffitto da restaurare e grazie all’ex ministro alla Cultura Sangiuliano che tramite la Direzione Generale del Ministero della Cultura, dopo aver ammirato le bellezze di palazzo San Francesco, fece stanziare ben 38 mila euro per recuperare la struttura lignea.
Con molta perizia i tecnici sono all’opera mentre naturalmente la stanza è ora interdetta alle visite soprattutto turistiche e presto tornerà ad antico splendore.