Ultimi “ritocchi” organizzativi; allestimento delle balaustre lungo il corso principale di Agnone per contenere il flusso di gente e l’adrenalina sale per quello che è il primo dei tre appuntamenti del fuoco della cittadina altomolisana.
Domani 7 dicembre dalle prime ore del mattino già ci sarà fermento per la “Festa dei Fuochi Rituali”. Accatastamento di legna, fiaccole, ndocce e pire pronte per essere accese e per far diventare Agnone un “magma” di scintille e calore. Il traffico viario verrà interdetto nel centro cittadino già alle prime ore del pomeriggio e lo sciamare delle persone incuriosite dai vari paesi partecipanti con il loro fuoco, le vetrine i mercatini renderanno Agnone davvero viva.
I vari musei del rame, dei caseari e del bronzo e della cultura, le mostre fotografiche, di oggetti antichi e tanto altro, con le chiese ed i chiostri medievali diventeranno attrazione principale per chi giunge per la prima volta nell’Atene del Sannio. Un lavoro estenuante anche di Ilaria Di Somma, presidente della Pro Loco e dei suoi collaboratori, di Beppy Marinelli, dell’Associazione de La Ndocciata e dei cinque gruppi di ndocciatori veri protagonisti dei riti del fuoco.
Alle ore 11.00 il convegno sulla “Rete dei Fuochi Cerimoniali” con Letizia Bindi direttrice del Centro Ricerca Biocult dell’UniMol farà da apripista all’evento del pomeriggio. Alle ore 17.30, o giù di lì, ecco i fuochi dei ben ventidue paesi partecipanti in rappresentanza di otto province diverse di quattro regioni italiane. Sono sette in più dello scorso anno i paesi invitati e che hanno nelle proprie tradizioni il “Fuoco”. Oratino, Montefalcone del Sannio, Salcito, Civitanova del Sannio, Pietrabbondante, Collelongo (AQ), Tufillo (CH), Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Mirabello Sannitico (CB), Roccavivara (CB), Pietracatella (CB), Montelongo (CB), Fara Filiorum Petri (CH), San Marco in Lamis (FG), Abbadia San Salvatore (SI), Pitigliano (GR), Saturnia di Manciano (GR), Badia Prataglia del Comune di Pioppi (AR), Casalvecchio di Puglia (FG), Acquaviva Collecroce (CB) e su tutti Agnone con la Ndocciata che è Patrimonio d’Italia per la Tradizione.
Tutti avranno un loro spazio anche per spiegare ai presenti l’origine delle tradizioni e far conoscere i propri territori. Tutti centri questi legati da quel “Patto del Fuoco” che il sindaco di Agnone Daniele Saia è riuscito magistralmente a creare e non solo per un richiamo turistico ma anche per un’osmosi che verrà a crearsi anche con i nuovi paesi partecipanti. Come nelle due passate edizioni saranno i Sindaci ed amministratori ad aprire il corteo con le loro fasce tricolori.
Stampa, fotografi e Tv già sono interessati all’evento e presenti ad Agnone. Una giornata che assume ancor più valore con l’inclusione dell’Italia Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco all’Arte Campanaria tradizionale tanto voluta e sospinta dalla millenaria Pontificia Fonderia Marinelli.
E gli echi del “Fuoco di Agnone” si trascineranno fino al 14 prossimo quando la cittadina verrà “incendiata” da oltre mille fiaccole ardenti, alte fino a quattro metri, che sciameranno nella Ndocciata 2024, in quell’imponente corteo di torce infuocate che illuminerà la notte di Agnone rendendola “magica” e regalando agli spettatori un’esperienza unica e straordinaria.