Un pomeriggio, quello del 14 dicembre, dedicato alla Grande Ndocciata 2024 iniziato con il teatro Italo-Argentino di Agnone stracolmo di presenze per il Concerto di Natale della Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri Campania diretta dal Maestro Luogotenente carica speciale, Luca Berardo.
E’ stato tutto un vortice di emozioni e simpatia. La Fanfara che ha sfilato e suonato anche l’Inno di Mameli al cospetto del palco con le autorità; i due Carabinieri a Cavallo ad apertura della Ndocciata e quelli in grande uniforme.
Ad esibirsi al teatro Italo-Argentino di Agnone, intorno alle ore 16.00, ed aprire così il pomeriggio dedicato alla Ndocciata 2024, e per la terza volta ad Agnone, la Fanfara dei Carabinieri Campania, che oltre a musiche natalizie, al canzoniere napoletano, ha magistralmente eseguito la marcia di Radetzky come augurio al nuovo anno concludendo lo spettacolo durato oltre un’ora e mezza con La Fedelissima e l’Inno Nazionale italiano.
Nelle primissime poltrone a scandire il ritmo con la mani, oltre al sindaco di Agnone Daniele Saia, il Prefetto di Isernia Giuseppe Montella, il Generale di Brigata Antonino Neosi, Comandante della Legione Carabinieri Abruzzo-Molise; il Questore di Isernia Davide Della Cioppa; il Comandante Provinciale di Isernia Ten. Colonnello Fabrizio Coppolino; il Comandante Provinciale della Finanza Colonnello Franco Tuosto e il Comandate Gruppo Carabinieri Forestali Ten. Colonnello Margherita Cretella. A coordinare quello che è stato ancora una volta un vero evento, il responsabile della Compagnia Carabinieri altomolisana Maggiore Carlo Alberto Evangelista.
La stessa Fanfara ha sfilato poi per il corso di Agnone fra gli applausi delle migliaia di presenti soprattutto rivolti ai due Carabinieri a cavallo del Centro Equestre Carabinieri Forestali di Torre Feudozzo (località in agro di Castel di Sangro) posizionati appena dietro la pattuglia della Radiomobile. Infine, come sempre emozione per i due Carabinieri in alta uniforme di scorta ai labari delle cinque contrade degli Ndocciatori ad apertura del lunghissimo corteo del fuoco che ha riscaldato i cuori dei tantissimi turisti accorsi a quella che è stata, ancora una volta, una Ndocciata da record.