Campobasso – Arezzo per i vecchi e romantici tifosi del Lupo non è una partita del tutto comune, almeno negli album dei ricordi. Sfogliando, infatti, le ingiallite pagine degli irrepetibili primi anni ‘80 – che tempi ragazzi – torniamo a vedere la foto scattata nel giugno 1982, con le due squadre che staccano insieme il pass per la cadetteria; oppure lo scatto immortalato il 20 novembre 1983, dove Nicola D’Ottavio batte di testa l’immobile portiere amaranto Pellicanò, una vittoria che consegnava al Campobasso il comando della classifica di Serie B, la differita del secondo tempo veniva trasmessa nella programmazione del tardo pomeriggio dalla Rai nazionale – un’intera regione sognava, per la prima volta nella sua storia, il frutto proibito della Serie A.
Le interviste
Lasciando ai tempi andati i sospiri dei ricordi, la partita odierna ci ha scaraventato brutalmente contro gli spigoli di un girone livellato e aperto a qualsiasi risultato, dove esulta chi sbaglia meno e riesce a sfruttare le poche occasioni favorevoli.
Quello che, purtroppo, non hanno saputo fare i nostri, prima con “Cavallo Pazzo” Di Nardo (voto 6), che ha sparato sul portiere in uscita, e poi con “Faina” Di Stefano (voto 5), che a pochi metri dall’area di rigore ha tentato un improbabile scavetto – di Messi ce ne è solo uno… – Contro un tutt’altro che irresistibile Arezzo, che ha monetizzato con gli interessi, il rigorino concesso dall’arbitro Mbei della Sezione di Cuneo (voto 5,5), su un più che evitabile fallo di Celesia (voto 5,5), i rossoblù non sono stati capaci di domare con saggezza la propria reazione, che è sembrata spesso affidata al caso, con lanci lunghi e poche geometrie.
Tra i nostri una menzione particolare la vogliamo rivolgere al portiere Forte (voto 7), decisivo per ben due volte nel primo tempo. Curiosità della giornata: l’arbitraggio di Jules Roland Andeng Tona Mbei, consegnerà anche questa gara con l’Arezzo alla storia del Campobasso, come la prima partita diretta da un arbitro di colore.
A proposito di regali, speriamo che il nuovo elfo arrivato nella fabbrica di giocattoli di Babbo Natale Rizzetta, Davide Mignani – una pacca sulla spalla allo sfortunato Sergio Filipponi – possa confezionare e infiocchettare 3 o 4 regalini da mettere sotto l’albero del popolo rossoblù, in maniera particolare ai tifosi e alle tifose della Nord.
La loro preziosa letterina è stata scritta con sincerità e amore. Un po’ di carbone invece per quei bambini/maturi della tribuna, sempre pronti a sentenziare e poco a sostenere, a loro vogliamo ricordare che solo 24 mesi fa giocavamo contro la Cliternina e il Pietramontecorvino… meditate gente…
Antonio Salvatore