Gennaio è il mese in cui si pagano le tasse governative. E’ noto a tutti. Nel corso degli anni abbiamo assistito all’evolversi dei metodi di pagamento.
Addio ai vecchi bollettini postali per gli utenti che fruiscono dei servizi erogati dal comparto Dgst (direzione generale per i servizi territoriali). Impossibile accedere nella piattaforma del Ministero delle Imprese e del Made in Italy se non si è in possesso di SPID – CIE ID – CNS – CIE – IDAS.
E fin qui niente di strano. In questi giorni, dunque, si deve provvedere ai pagamenti on line individuando il settore di riferimento e ottemperare agli obblighi di legge. Per gli operatori delle stazioni radio residenti in Molise il compito è arduo.
Il ministero suddetto sulla pagina del sito riservato alle Autorizzazioni generali per l’impianto e l’esercizio di stazione Radiomatoriale, dove sono annoverati tutti gli Ispettorati delle Regioni Italiane, ha dimenticato di inserire il Molise. Da tempo l’ex ispettorato regionale di Campobasso è stato accorpato alla Puglia: gli esami per conseguire la patente di Radioamatore infatti si svolgono a Bari.
L’omissione della Regione Molise dall’elenco ha generato perplessità tra gli O.M. che tutt’ora non sanno a quale ispettorato versare la tassa annuale del canone e quindi proseguire legalmente le attività via etere: il termine del pagamento è fissato al 31 gennaio.
Giuliano Di Salvo, presidente della Sezione di Isernia dell’A.R.I. (Associazione Radioamatori Italiani), ha contattato il funzionario responsabile del Ministero che ha ammesso l’errore sulla piattaforma, assicurandolo di porvi rimedio. Nel frattempo Di Salvo assicura i radioamatori molisani che il versamento può essere regolarmente eseguito indicando quale beneficiario l’ispettorato territoriale della Puglia.
Il Molise esiste!