È accaduto quello che prevedevo e pure con ampio anticipo e in una modalità decisa e plateale.
Vale a dire: pensavate di averla fatta franca, ma io sono qui, viva, vegeta ed in perfetta forma, rosea più che mai. E quel dito puntato in alto la dice lunga. È l’ormai famosa Rita De Crescenzo napoletana che ce lo ha annunciato su Facebook con lo Spritz in mano, sotto le scale che dalla piazza conducono al municipio. Certo non vorrei trovarmi nelle vesti del nostro Sindaco.
Al qual però, aggiungendo l’intera comunità economica di Roccaraso una cosa vorrei suggerire, perché il tempo passa e la prima domenica dopo la Befana è già in agguato come abbiamo ampiamente visto e appreso: Non nascondete la polvere sotto il tappeto, perché quando il tappeto si alzerà usciranno pure i vermi. E si sa, anche il miglior infettivologo, per esempio Bassetti, riuscirebbe a mio avviso a recuperare il corpo infetto ed esanime della nostra attività di ospitalità.
Ridurre l’arrivo degli autobus a soli una cinquantina è solo un palliativo, perché comunque arriverebbero circa tremila persone. E se è vero che è tutto fatto, dice la Tiktoker, allora mi chiederei cosa vorranno combinare, oltre che accamparsi e scivolare sulla neve, se ci sarà? E non è certo il caso di augurarsi che non ci sia, sarebbe come quello che per far dispetto alla moglie…
Lanciato l’allarme torno a chiedere a tutti: ma non sarebbe stato il caso di riunirsi, presto, dopo la chiusura della stagione invernale per discutere serenamente e cercare una soluzione al problema che non sia solo quella messa in atto in emergenza dopo la fatidica domenica di fine gennaio?
In altre località più attente alla loro sorte applicano il modo dire: aiutati che Dio ti aiuta. Ecco perché ho voluto portare l’esempio del tappeto. Bisogna fare qualcosa di serio, a costo di sbagliare, ma si sa che se sbagli e impari la fase successiva la chiudi non dico in bellezza, ma almeno in tranquillità; ripromettendosi di aggiustare nuovamente il tiro. Se si sta fermi sarà inutile invocare l’intervento di Bassetti.
Non voglio peccare di presunzione, ma una cosa è certa, che dopo quel fatidico 26 gennaio sono stato l’unico a prospettare una possibile soluzione del problema. Ricordate?
La lettera aperta che scrissi al Sindaco conteneva tre possibili interventi per evitare che intorno alla seggiovia dell’Ombrellone si riproponesse ancora negli anni in avvenire l’assalto alla coltre bianca, il che ci potrebbe pure stare, ma l’assalto alla nostra industria dell’ospitalità perpetrata nella maniera che ormai tutti conoscono, perfino in Australia ad opera della CNN, non possiamo più permettercelo, sarebbe veramente la nostra fine. Vale per tutte una vicenda che conosco molto bene.
Un caro amico, medico di rilievo e perciò professore universitario portò da una famosa città italiana dove vivono un suo valente collega per fargli conoscere la realtà Roccaraso e condurlo a sciare sulle nostre nevi. Giunse la domenica a metà giornata e si trovarono di fronte alla sua villa quello che potete immaginare, inutile fare l’elenco. Non seppe come stemperare quel “notevole” aspetto turistico roccolano e l’unica giustificazione fu quella di dire la verità: Roccaraso non è in grado di essere compiutamente ospitale. Il mio amico medico, non viene più d’inverno e ha provato anche a vendere casa, talmente è sconfortato.
C’è poco altro da aggiungere, il boccino è tornato nelle nostre mani, dopo essere passato in quelle del Prefetto e di tutti gli Organi che sono intervenuti più volte per aiutarci a risolvere un problema che avrebbe pure un felice epilogo, basta trovarlo. E perciò, cari roccolani, caro Sindaco è inutile starsene acquattati e zitti come avete fatto sempre. Certo, qualcuno ci ha guadagnato e pure parecchio, ma è l’immagine di Roccaraso che ci ha rimesso, troppo e questo non è giusto, avendo la possibilità di fare qualcosa, di serio.
Poi si vedrà. Ma bisogna muoversi, non nascondersi. La Tiktoker è in agguato.
Qui il video di Rita De Crescenzo https://www.facebook.com/reel/1794737394406427
Ugo Del Castello