Il ponte è breve, sovrasta il Torrente Rasine ed è posto appena dopo cento metri da dove nasce la Strada Provinciale che passando per Pietransieri e sopra la triste località dei Limmari finisce ad Ateleta. È la strada dove transitavano nell’autunno del 1943 le truppe tedesche che si posizionarono in quel tratto della linea Gustav. Ma al contrario non la percorsero un paio di centinaia di cittadini di Pietransieri, che potevano allontanarsi dal paese e mettersi al sicuro dalla furia di un plotone dei Paracadutisti tedeschi che nel corso del mese di novembre in località Limmari arrivarono a trucidarne ben 128 di loro.
Il ponte abbattuto un paio di mesi fa, per diventare più largo, fu ricostruito nell’immediato dopoguerra e non si sa se fosse stato minato dai tedeschi in ritirata, insieme a quelli ferroviari della adiacente linea Sulmona-Isernia o se li avessero bombardati gli alleati per isolare le truppe posizionate tutt’intorno.
E allora vi chiedo, chiedo ai cittadini di Pietransieri, all’Amministrazione comunale di Roccaraso e a quella della Provincia de L’Aquila: perché non intitolare questo nuova infrastruttura “Ponte verso i Limmari”?
E poi il Comune di Roccaraso ponga al centro della adiacente rotatoria, in corso di costruzione anch’essa,
un’opera d’arte che ricordi ulteriormente quell’Eccidio. Mi permetto di proporre il Maestro Roberto di Jullo per delinearne il monumento.
Il 21 novembre, giorno del ricordo di quei fatti, è vicino e se si vuole si può almeno darne notizia.
Si, lo so, tutte le volte che propongo qualcosa attinente alla storia di Pietransieri o Roccaraso che si voglia, non vengo mai preso in considerazione. E probabilmente, anzi sicuramente, accadrà anche questa volta. Purtroppo non sono mai emerse soluzioni alternative.
E così anche questa volta l’idea ve l’ho rivelata, sta a voi onorare quei nostri concittadini barbaramente uccisi.
Ugo Del Castello

















