
Un inno al futuro, alla forza e all’entusiasmo dei giovani, alle possibilità, al desiderio di cambiare le cose.Si potrebbe introdurre e sintetizzare così la mia intervista a Luca Sardella, noto conduttore e vate entusiasta dell’ambiente, che non ha certo bisogno di presentazioni, e a sua figlia Daniela. Entrambi sono nuovamente al timone di Green Lovers, la trasmissione giunta alla seconda edizione, in onda su Rai Play, e interamente dedicata alla sostenibilità e a temi caldi quali natura e ambiente.
Ciò che mi colpisce della nostra chiacchierata telefonica è che alla base, al centro, all’inizio, c’è il mondo dei giovani. Giovani responsabili, consapevoli del fatto che non si possono voltare le spalle alle problematiche ambientali, convinti che ciò che ci circonda va difeso e salvaguardato.
Iniziamo così il nostro breve viaggio in un mondo che non è quello a cui troppo spesso siamo quasi tristemente assuefatti, caratterizzato da problematiche ambientali che sembrano non avere sbocchi o vie di uscita.
Se il verde, come da noto refrain, è appunto il colore della speranza, Luca e Daniela Sardella insistono con pennellate più decise e marcate per dimostrare e confortare, soprattutto per raccontare che un altro mondo è possibile, che mettere la retromarcia non è un’ utopia e questo proprio grazie ai giovani che Luca definisce amabilmente “ condottieri”,e non credo a caso.
Luca, negli ultimi anni ambiente e sostenibilità stanno acquisendo importanza sempre maggiore. A tuo parere quanta consapevolezza c’è in più oggi rispetto a ieri?
Sicuramente si avverte una maggiore responsabilità dei giovani, una sensibilità molto accentuata. E’ in atto a mio parere un cambiamento storico in cui i giovani stanno prendendo le redini, ovviamente anche supportati dalla tecnologia, grazie all’informazione veloce, diretta, esaustiva. I giovani leggono, sono agevolati dai social e dalla rete che la fanno da padroni. Inoltre c’è tutto un parterre di scienziati giovani che hanno un rapporto con l’ambiente completamente nuovo, hanno strumentiper cambiare, per difendersi. La transizione appartiene ai giovani, sono loro i piloti di questo cambiamento, i condottieri.
Raccontaci qualcosa in più di Green Lovers: come nasce il programma?
Nasce come dedica ai giovani, dunque al futuro. Anche in questa seconda edizione ci rivolgiamo soprattutto ai giovani per stimolare il loro interesse e la curiosità visto che, appunto, è il loro momento. I giovani sono attenti ed attratti dalle immagini, da ciò che viene divulgato e raccontato via tv e soprattutto hanno la possibilità di ascoltare testimonianze di scienziati giovani che parlano il loro linguaggio e possono più facilmente fare presa.
Qual è l’aspetto che ti piace di più del lavorare con tua figlia Daniela?
Sicuramente ciò che mi piace molto è il fatto che posso essere me stesso, spontaneo, e dunque aver con lei un confronto privo di sovrastrutture. Discutiamo tanto, addirittura lanciamo delle scommesse, ma questo ci permette di stimolarci a vicenda, di istituire una sorta di gara che fa crescere entrambi. E poi posso dire quello che penso liberamente, proprio perché si tratta di mia figlia.
Un suo pregio che vorresti avere?
Mi piace molto il fatto che sia meticolosa, estremamente precisa. E’ un avvocato, ha studiato criminologia, quindi è abituata ad andare molto a fondo nelle cose. Io, invece, ho un approccio più da artista, veloce, spesso scanzonato che non vuol dire superficiale, mi piace scherzare, diciamo che ho un atteggiamento più da palco. Così ci compensiamo perché uniamo due aspetti che sono ugualmente importanti.
Daniela, passiamo a te: in materia di ambiente e natura, credi che si stiano facendo passi importanti?
Diciamo che si stanno cominciando a muovere dei passi importanti. Si potrebbe paragonare il tutto ad un ammalato che sta migliorando, che inizia a respirare da solo. Ma deve anche potersi muovere, camminare. Ecco, il pianeta ha bisogno di questo, perché sta ancora soffrendo molto. E’ un equilibrio delicato in cui la politica deve offrire il proprio supporto e, nel contempo, trovare anche il giusto equilibrio con l’industria e con tutto ciò che, inevitabilmente, si ripercuote sull’ambiente.
La puntata di Green Lovers a cui sei più affezionata?
La prima, quella con le mongolfiere in Piemonte. E’ stato bello raccontare come questi mezzi siano sostenibili, come sfruttano le direzioni dei venti, un po’ come gli aquiloni. L’aspetto interessante è che le aziende che fanno questo, sono inserite nel circuito virtuoso dei crediti carbonio. In altre parole, investono e devolvono fondi per la piantumazione di alberi e, in questo modo, compensano l’emissione di anidride carbonica con la presenza di nuovi alberi che immettono ossigeno. Un esempio illuminato di responsabilità sociale.
Sei un avvocato, una criminologa, ma quando hai capito che anche la tua strada sarebbe stata in tv?
Sono nata in una famiglia di artisti, suono, canto, proprio come mio padre. Il mio percorso di studi mi ha permesso di interessarmi ad aspetti importanti come le ecomafie e tutti i crimini legati all’ambiente e quindi sto mettendo a frutto le mie competenze, proprio come desideravo.
Un pregio di tuo padre che vorresti avere? E in cosa vi somigliate tantissimo?
Di mio padre ammiro tantissimo il fatto che è sempre stato un grande lavoratore: conduce, crea, compone, è instancabile. Questo è il suo grande pregio e credo che ci somigliamo sicuramente nell’energia che mettiamo in quello che facciamo. Poi è un grande idealista, ama difendere i deboli dai soprusi, anche se questo oggi non è facile e spesso anche pericoloso. Ed è una qualità che apprezzo tantissimo. Si chiude qui questa intervista doppia e in famiglia. Daniela e Luca si somigliano più di quanto si possa immaginare e più di quanto possa essere naturalmente scontato, essendo padre e figlia. Due artisti, la voce di Daniela è quella che sentiamo anche nel noto spot dell’Amaro del Capo, accanto a suo padre.
Daniela è un avvocato, una criminologa quindi, proprio come Luca, ha una spiccata propensione a difendere, a lottare contro le ingiustizie. Il loro lavorare insieme è frutto di un equilibrio e di una compensazione: l’affetto fa certo da cerniera, ognuno porta le proprie competenze, le passioni e poi tutto si amalgama in un bilanciamento perfetto, che arriva netto, chiaro a chi è a casa e guarda la trasmissione. Il loro è il mondo delle possibilità giuste, della speranza e dei cambiamenti. E se a farlo e a raccontarlo sono un padre ed una figlia, è ancora più bello, incoraggiante: perché si guarda al futuro tenendo accanto l’esempio di chi ha individuato la strada e continua a provarci. E quell’esempio diventa poi azione, energia, con l’entusiasmo e con la spinta giusta che solo i giovani, proprio come Daniela, sono in grado di dare.
Emilia Filocamo


















