Mancanza di medici specialisti nell’area altomolisana. Ora manca anche il pediatra dopo il pensionamento del dott. Cutrone -pediatra di base- che per quindici anni ha prestato servizio ad Agnone.
La protesta di Andrea Greco non si è fatta attendere.
“Agnone e vari comuni dell’Alto Molise sono senza assistenza pediatrica per il pensionamento dell’unico pediatra di base che da 15 anni assicurava prestazioni per cinque giorni alla settimana – sottolinea in una nota il regionale Andrea Greco-. Si tratta di un fatto grave e al tempo stesso inconcepibile che penalizza l’intero territorio con i genitori di oltre 500 bambini da 0 a 14 anni costretti a trovare soluzioni alternative. Tra queste il doversi recare necessariamente ad Isernia dove i professionisti presenti scarseggiano oltre ad avere numeri importanti che di fatto allungheranno i tempi delle visite e appesantiranno i loro carichi di lavoro.
Ma c’è di più, perché non avere un servizio fondamentale come quello del pediatra di base potrebbe portare decine di famiglie ad abbandonare l’Alto Molise, che dopo lo smantellamento del reparto di Ginecologia-Ostetricia e Pediatria dell’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’, vive stagioni assai drammatiche. A questo punto per evitare episodi incresciosi, nonché un eventuale fenomeno migratorio – l’ennesimo – urgono misure e azioni immediate che già sarebbero dovute essere operative.
Del pensionamento del pediatra, sia chi governa, che l’Azienda sanitaria, erano a conoscenza da tempo, ma purtroppo come spesso accade in Molise, si preferisce arrivare ad ogni scadenza anziché intervenire preventivamente. Per il momento –aggiunge Greco- ho sentito solo tante belle parole e frasi di circostanza, ma il problema resta sempre lo stesso: la mancanza di visione. Per dare dignità alla sanità pubblica, occorre una progettualità seria iniziando con il nominare un dirigente competente e coraggioso che sappia fornire risposte concrete alla nostra regione. In mancanza di questo vivremo una “emergenza-chiusura” quotidiana.
E’ il momento che il presidente Roberti metta sul tavolo soluzioni percorribili. Tra queste, servizi a 360 gradi per l’infanzia e nello specifico a livello pediatrico in modo da frenare il trend di denatalità che sta portando il Molise alla desertificazione. Insomma –conclude Greco- viene da sé che i servizi per l’infanzia devono essere incrementati, non azzerati. Recite, proclami e pantomime, in mancanza di fatti reali, spingeranno i nostri concittadini ad abbandonare questa terra. Sinceramente non possiamo permettercelo”.