C’è anche un giovane molisano nell’equipe di restauratori che è recentemente intervenuta nella manutenzione degli affreschi della famosa “Camera degli Sposi” di Andrea Mantegna (1431-1506) a Mantova.
Iacopo Ialenti, campobassano, dopo aver conseguito a Firenze la laurea in Storia e Tutela dei Beni Artistici, seguendo le sue naturali inclinazioni, ha inteso intraprendere un percorso che gli consentisse di scoprire l’arte anche nelle sue forme materiche.
Ammesso due anni fa alla prestigiosa scuola di restauro di Firenze: l’Opificio delle Pietre Dure, è fra i cinque allievi che, con i loro insegnanti, hanno avuto modo di cimentarsi nella scoperta delle tecniche pittoriche del Mantegna e, attraverso l’uso di moderni strumenti di diagnostica, individuarne le parti ammalorate per poter intervenire nella conservazione del capolavoro artistico.
La Camera Picta, meglio conosciuta come la Camera degli Sposi, si trova nel torrione di Nord Est del Castello di San Giorgio (complesso di Palazzo Ducale) – con finestre che si affacciano sui laghi – questa stanza è un gioiello.
Ciclo di affreschi alle pareti e alla volta del soffitto che documentano una particolare tecnica non solo pittorica ma anche architettonica nel modo con cui sono rappresentati soggetti e corredi. Il tema generale è la celebrazione politico-dinastica dell’intera famiglia di Ludovico II Gonzaga, con l’occasione dell’elezione a cardinale del figlio Francesco.
L’opera è stata realizzata tra il 1465 e il 1474. Grazie al Maestro Mantegna questa Camera rappresenta il più affascinante biglietto di visita per Mantova.