Ci sono rappresentanti della Chiesa che svolgono il proprio ruolo interpretando nel migliore dei modi l’ insegnamento di Cristo. Tra questi Don Mattia Ferrari ,un giovane sacerdote (classe 1993) di origini emiliane, rappresenta un esempio di dedizione. Prima di ascoltarlo dal vivo, lo conoscevo solo per averlo sentito nominare in quanto anch’egli vittima di spionaggio nell’ambito dell’ inchiesta Paragon.
Probabilmente il ruolo di cappellano su una nave ONG, ha spinto chi mal sopporta gli operatori umanitari che prestano soccorso ai migranti a infilare lo spyware anche nel suo telefonino.
Da sempre vicino agli ultimi, ancora studente, pur essendo stato sempre contrario alla violenza, lo troviamo tra gli attivisti di un centro sociale, Spintime, frequentato da persone con idee diverse, accomunate dall’unico obiettivo di prestare aiuto al prossimo ed in particolare ai più bisognosi, spingendosi persino ad occupare le case.
Per cui, benché il suo aspetto da bravo ragazzo, cosa che in effetti è, potrebbe portare a pensare che Mattia, come lui vuole farsi chiamare, omettendo il titolo, sia una persona timida, in verità è un uomo molto determinato e disposto a battersi per i diritti di tutti.
Non solo a parole, ma soprattutto con i fatti come ha dimostrato salendo a bordo della nave Mediterranea, per assistere e dare conforto ai migranti raccolti nelle acque a largo delle coste italiane.
Da questa esperienza ha voluto ricavare un libro il cui titolo “Salvato dai migranti” si spiega, con il fatto che, parole sue: “anche se siamo noi a salvarli, loro ci salvano, perché nelle relazioni ci danno tanto”.
Alla luce di queste considerazioni accompagnate da un’ abile capacità di esposizione è stato piacevole ascoltare le parole del sacerdote, che sicuramente rappresentano un monito e uno stimolo a guardarsi dentro, oltre che un messaggio di solidarietà e fratellanza.
Alla fine dell’incontro la testimonianza d’affetto da parte del pubblico nei confronti di Mattia Ferrari ha decretato il successo dell’evento, organizzato dall’ associazione Mia nell’ambito della rassegna culturale “Un the con l’autore”.
La supervisione di Sara Ferri che durante la mattinata è intervenuta durante l’ incontro del sacerdote con i ragazzi delle scuole di Isernia, ha garantito la buona riuscita della manifestazione.
Piergiorgio Rocci