Si è svolto a Roma, nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia in Piazza Colonna, un significativo incontro tra il Confemili (Comitato Nazionale Federativo Minoranze Linguistiche) e una delegazione di esperti del Consiglio d’Europa. L’appuntamento si inserisce nel quadro della stesura del rapporto biennale che l’Europa redige sull’attuazione della Convenzione-quadro per la protezione delle Minoranze Nazionili.
A rappresentare le istanze delle comunità linguistiche minoritarie è stato il presidente del Confemili, Domenico Morelli, il quale ha offerto un’analisi approfondita della Legge 482 del 1999, cruciale per l’applicazione dell’articolo 6 della Costituzione relativo alla tutela delle minoranze linguistiche.
Morelli ha posto l’accento sulle criticità persistenti nella sua attuazione, sottolineando come non sia necessaria una revisione totale dell’impianto normativo, ma piuttosto un aggiornamento mirato del regolamento attuativo per adattarlo alle esigenze contemporanee. In particolare, è stata ribadita l’importanza della scuola come strumento primario per la trasmissione e la valorizzazione delle lingue minoritarie.
loL’istruzione, ha affermato Morelli, deve tornare ad essere un pilastro centrale delle politiche linguistiche, in grado di contrastare la progressiva erosione del patrimonio culturale immateriale. La delegazione del Consiglio d’Europa, composta da esperti di alto livello nel campo della tutela linguistica, ha ascoltato con interesse le proposte e le preoccupazioni espresse dal Confemili, sottolineando la necessità di un approccio integrato e sostenibile per garantire la vitalità delle lingue regionali e minoritarie.
All’incontro hanno preso parte, in presenza e da remoto, rappresentanti delle comunità linguistiche minoritarie provenienti da tutta Italia, dalle Alpi fino alle isole: friulani, germanofoni, arbëreshë, sardi, occitani e altri gruppi linguistici. Essi hanno offerto un quadro ricco di testimonianze e riflessioni.
È emersa una situazione complessa, segnata da difficoltà strutturali, dallo spopolamento delle aree montane e da una forte disomogeneità nell’applicazione delle politiche di tutela, con marcate differenze tra le regioni a statuto speciale e quelle a statuto ordinario che richiedono una considerazione più mirata e interventi specifici.
Un’attenzione particolare è stata rivolta alla situazione delle comunità arbëreshe e croate presenti in Molise e Abruzzo. Fernanda Pugliese, componente del Confemili, coordinatrice degli Sportelli Linguistici e rappresentante della Rivista Kamastra, affiancata da Rossella De Rosa, referente per la formazione, ha denunciato la mancanza di un’effettiva attuazione delle misure di tutela previste dalla L.482/1999.
In particolare, la Regione Molise, pur disponendo di una Legge regionale specifica, non ha ancora implementato strumenti concreti ed efficaci a sostegno delle minoranze. L’incontro ha rappresentato un momento importante di dialogo e confronto, utile non solo a monitorare l’effettiva applicazione delle norme vigenti, ma anche a rilanciare il dibattito sulla salvaguardia di una parte fondamentale dell’identità culturale italiana: il suo patrimonio storico linguistico.
La stesura del rapporto biennale da parte dell’Europa rappresenta un momento chiave per fare il punto della situazione e delineare strategie future che possano contribuire a una tutela efficace delle lingue minoritarie, riconoscendo il loro valore come patrimonio culturale e identitario dell’Europa.
La collaborazione tra il Confemili e il Consiglio d’Europa si prospetta dunque come un pilastro fondamentale per la promozione della diversità linguistica, un tema che assume sempre maggiore rilevanza nel contesto europeo contemporaneo, dove la valorizzazione delle differenze è vista come una risorsa imprescindibile per la costruzione di una società inclusiva e rispettosa delle identità locali.
I membri della Commissione Europa che dal 7 all’11 aprile sono stati impegnati in questo percorso sono: Ingeborg Birnie – Havega ( Olanda), Erzsébet Sândor –Sazlay (Ungheria ), Devlet Rein (Germania). Maxim Huot, amministratore segratariato Consiglio D’Europa.
Tra i componenti del Comitato Federativo Nazionale, oltre al presidente Morelli, il dottor Boian Brezigar del consiglio di presidenza del Confemili , la prof. Fernanda Pugliese per le minoranze arbëreshe e croate Molise e Abruzzo aderenti all’ associazione Rivista Kamastra, con Rossella De Rosa, la prof. Nina Bellizzi, il dott. Denni Dorigo, direttore Istituto ladino Colle Santa Lucia ( BL), Gianpiero Boschero, Ines Cavalcanti, Giacomo Lombardo e Michelangelo Ghio per la lingua occitana. Carmelo Nucera per i grecanici di Calabria, Marco Torres per il sardo Rosalba Perini del Comitato Tecnico scientifico nazionale minoranze Ladine.
Rossella De Rosa