In pensione il responsabile del laboratorio analisi di Isernia, dott. Renato Meo, che per anni ha retto anche il servizio nel San Francesco Caracciolo di Agnone, e le precedenti dimissioni della dott.ssa Carla Marinelli sempre del laboratorio analisi di Agnone, vede il servizio ospedaliero in ginocchio.
Una nota a firma del sindacalista Cisl-Funzione Pubblica, Bruno Delli Quadri, infermiere di Agnone, operativo in Molise Emergenza e Coordinatore delle Professioni Sanitarie, indirizzata ai responsabili Asrem, evidenzia la criticità nell’importante servizio ospedaliero.
“Il nuovo anno –afferma Delle Quadri– sicuramente è partito nel peggiore dei modi vista la presenza in servizio di un solo Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico in servizio che da solo si è trovato a fronteggiare tutte le attività per soddisfare utenza, esami urgenti dei reparti e manutenzione del P.O.C.T. (Point Of Care Testing, ovvero del modello organizzativo del laboratorio clinico, finalizzato al miglioramento della qualità della cura, ndr) e delle strumentazioni del laboratorio stesso. Inoltre dallo scorso 7 Dicembre il Laboratorio Altomolisano non ha più in organico alcun dirigente medico a causa delle dimissioni della Dirigente Biologa Dott.ssa Carla Marinelli che si occupava in toto della piattaforma P.O.C.T. Celeretor per la gestione delle verifiche dello stesso situato nei locali adiacenti il pronto soccorso.
Tale lavoro ora è gestito a distanza dai Dirigenti medici di Isernia che pretendono l’invio dei dati entro determinati orari che non sempre possono essere rispettati perché ogni giornata ha delle criticità diverse dalle altre. Se qualche Dirigente Medico non si fida delle competenze dei Tecnici Sanitari di Laboratorio rimasti presso l’ospedale di Agnone – aggiunge Delli Quadri– si potrebbe prevedere a rotazione l’invio dei medici stessi nel Laboratorio Altomolisano così da poter controllare di persona le apparecchiature del Caracciolo (a proposito le conoscono?) e sostituire nelle mansioni lasciate vacanti dalla Dott.ssa Marinelli.
La Cisl-FP ricorda che con sentenza n.50 del 3 febbraio 2021 il Tribunale di Teramo, Sezione Lavoro, ha dichiarato “”illegittimo far lavorare il Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico in solitudine senza la collaborazione indispensabile del Dirigente di laboratorio che deve rendere fruibile, mediante la sua validazione clinica, i risultati derivanti dalla validazione tecnica””; inoltre è indispensabile la presenza fisica del laureato di laboratorio, nello svolgimento della propria attività lavorativa di certificazione del dato tecnico e di formulazione dei relativi giudizi valutativi e, per l’effetto, è illegittimo prevedere che il tecnico di laboratorio operi da solo, senza la collaborazione del Dirigente Medico, perché di fatto si vedrebbe accollato delle responsabilità che non gli competono. La Cisl-FP – conclude la nota del sindacalista agnonese– invita, ognuno per le proprie competenze, ai dovuti provvedimenti del caso al fine della risoluzione dei problemi atti al benessere psico-fisico dei lavoratori e per dare servizi efficienti e in sicurezza all’utenza.
Qualora questa organizzazione sindacale non dovesse ravvedere segni tangibili alla risoluzione dei problemi si vedrà costretta a ricorrere alle vie legali come successo in altre Asl.”.
A breve dunque si attende una risposta dai vertici Asrem per ripianificare il servizio del laboratorio analisi della struttura ospedaliera altomolisana che vive davvero in criticità.