La stagione teatrale di Pietrabbondante è salva grazie all’intervento deciso del sindaco Antonio Di Pasquo e dell’Assessore neo eletto Gianluca Cefaratti, interfacciatosi al Presidente della Regione Francesco Roberti.
Una grana stava inceppando il meccanismo messo in piedi dall’ex assessore Cotugno ma, l’intervento risolutivo dell’Assessore, ha determinato la possibilità di favorire la soluzione, seppur in maniera un tantino marginale rispetto alle aspettative di una stagione programmata e non progettata.
Tutto questo, nonostante il Progetto Palcoscenici, a cura della Fondazione Molise Cultura, che sino all’intervento della politica, per fortuna stavolta “buona politica”, si era dimostrata impossibilitata a favorire la stagione teatrale, avesse determinato una fuga in avanti verso le aree archeologiche regionali considerandole salvaguardia della cultura e dello spettacolo, quello di qualità e non certo di secondo ordine rispetto al Festival della Montagna, a Poetica ecc.
I siti scelti a tal scopo, Pietrabbondante tra quelli che hanno garantito la finanziabilità del progetto stesso e l’attingere a Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, hanno garantito una continuità economica di non poco conto e quest’anno, in mancanza di tale condizione, la stagione stava per essere abortita sul nascere. Tali Fondi sono lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono finanziate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale.
Il FSC ha è stato finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale, rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese. Ha carattere pluriennale in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi.
Sarebbe stato un vero assalto culturale che avrebbe gridato allo scandalo, viste le centinaia di migliaia di euro che si stanno “investendo”, a volte bene a volte senza un vero programma progettuale e con notevole dispendio per varie componenti, sia temporali sia per mancanza di gare d’appalto che comporterebbero notevoli riduzioni di costi inerenti le prestazioni e gli artisti.
Qualcosa si è decisamente consacrato in senso negativo e incertezze e poca reattività per alcune iniziative splendide e molta reattività positiva, per altre considerate preziose da parte della Fondazione, determinano una riflessione seria che renda il futuro decisamente più coerente e senza dubbio più confacente ad un’intera regione che con la cultura trarrebbe certamente quel guizzo di positività che garantirebbe omogeneità di scelte, spesso personali, condivisioni progettuali, rotazione negli appalti, garanzia di qualità e soprattutto spirito di crescita e di studio.
Le note si suonano sempre in coerenza con lo spartito e se la coerenza è dettata da canoni di differenziazione, questo non è indice di globalità e di pluralismo. Le note diventano stonate e la musica non invoglia a goder dell’infinito.
Oggi però, in piccolo una nota torna ad essere un tantino accordata e prima che torni il tempo delle piogge, inseriamo sul taccuino le date dell’8 / 11 e 12 agosto quando il teatro di Pietrabbondante tornerà ancora una volta a splendere di luce propria e di quella riflessa degli attori, famosi o non, che calcheranno la storia di un Molise che stenta a credere di essere ancora vivo. A giorni il cartellone se pur piccolo.
Maurizio Varriano