E’ solo questione di ore. Poi Agnone s’infiammerà con la Grande Ndocciata 2024. Domani pomeriggio, 14 dicembre, al rintocco della grande campana della chiesa di Sant’Antonio il corteo del fuoco prenderà vita per percorrere l’intero corso della cittadina e per raggiungere il Falò della Fratellanza in via De Gasperi.
Sarà davvero una grande manifestazione visto che le fiaccole ardenti quest’anno saranno di più delle 1100 previste. Centinaia di uomini delle cinque contrade porteranno in spalla le Ndocce alte fino a quattro metri ed allestite fino a ventagli di ventidue e più. Come tradizione vuole apriranno il corteo del fuoco donne e bambini nel costume della Civiltà Contadina. Animali delle “masserie” con attrezzi usati nei campi oppure suppellettili ed antichi ornamenti delle case rurali arricchiranno il corteo. Le donne distribuiranno ai presenti i dolcetti tipici agnonesi. Poi i veri artefici della Ndocciata.
Gli uomini avvolti nelle cappe, gli antichi mantelli di lana nera a forma di ruota ( i cappotti di un tempo), che avvolgendo interamente i corpi riparavano dal freddo e dalle intemperie. In testa i cappellacci: loro distinguibili solo dai foulards di diverso colore che identificano gli appartenenti ad ogni singola contrada. Crepitii, scintille, fiamme, fuoco, carboni ardenti al suolo. La “danza degli ‘ndocciatori” che roteando o unendosi in circolo con i torcioni durante la sfilata, daranno vita a coreografie sorprendenti. Infine la prova di forza dei portatori, ovvero quello che riesce a sostenere da solo e per l’intero cammino di otre un chilometro, il ventaglio con più numero di fiaccole. Un record di ventidue e fino a ventiquattro per un peso che supera anche i centoquaranta chili.
Come sempre Agnone sarà invasa da una fiumana di turisti ed appassionati che faranno da ala al più grande rito del fuoco che si conosca in Europa. E proprio il silenzio dei tanti, per stupore e rispetto, renderà ancor più “sacra” la manifestazione. Come sempre l’onda di fiamme riuscirà a scaldare il cuore dei presenti che sin dal mattino saranno ad Agnone anche per vedere, nei vari slarghi e piazze, come vengono allestite le Ndocce di ogni contrada e magari gustare un vin brulè e qualche dolce tipico come energetico e riscaldante nell’aria frizzante dell’inverno di questi monti.
Ma nella stessa giornata dedicata al rito del fuoco più famoso al mondo, il pubblico potrà vivere emozioni uniche grazie a due eventi musicali. Alle 15.30 di domani, il teatro Italo-Argentino ospiterà l’esibizione della Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri Campania. In serata, poi, alle 21.00, lo stesso teatro accoglierà il concerto “Suoni del Molise”, uno spettacolo dedicato al Giubileo realizzato dall’Orchestra Sinfonica del Molise con le campane della storica Fonderia Marinelli dove non mancherà il Bronzo Sacro che aprirà il Giubileo 2025. Gli ingressi saranno gratuiti.
Le Ndocce si sublimeranno nel Falò della Fratellanza, fuoco questo che sarà preludio per l’ultima sfilata del 24 dicembre. La “Ndocciata della Tradizione”, quella tutta agnonese della Vigilia di Natale dove i torcioni che arderanno saranno poco più di 350 e che verrà anticipata dal Presepe Vivente che quest’anno celebrerà la sua sessantaquattresima edizione sul tema: “Le Piaghe di Gesù e le Piaghe del Mondo”.