Aveva aggredito una minorenne di Agnone difronte al teatro Italo-Argentino procurandole un’escoriazione ad una gamba e creando panico fra la popolazione. Il lupacchiotto protagonista di tanti filmati che ogni sera s’aggirava nelle strade del centro storico, probabilmente in cerca di cibo “facile” è stata catturata e messa in sicurezza. L’ha comunicato il sindaco Daniele Saia in una sua nota.
“Caso chiuso -scrive il sindaco di Agnone-la lupa che nei giorni scorsi aveva destato preoccupazione tra i cittadini di Agnone è stata recuperata in sicurezza nella notte. Ieri sera, (9 giugno, ndr). con grande impegno, i Carabinieri e i Carabinieri Forestali, io e gli assessori Masciotra e Gennarelli abbiamo perlustrato tutto il paese alla ricerca dell’animale. Dopo essere stata individuata nelle vicinanze della chiesa di Sant’Antonio, la lupa è stata messa in sicurezza. Sta bene ed è ora affidata alle cure della “Green Service” di Campobasso.
Con molta probabilità, sarà liberata nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’operazione -aggiunge Saia- si è svolta in modo rapido, dopo l’episodio delle scorse ore che ha coinvolto una giovane concittadina a cui va tutta la nostra vicinanza. A tal proposito, ringrazio le Forze dell’Ordine per il grande lavoro svolto.
La natura è imprevedibile, dura e al tempo stesso straordinaria. È importante, nei limiti, imparare a convivere con gli altri esseri viventi che la popolano, con la consapevolezza che anche loro hanno un ruolo importante nel preservare l’ecosistema”.
Tutto è andato dunque a buon fine, soprattutto per chi credeva che la lupa potesse fare una brutta fine come successo qualche tempo fa all’orso abbattuto proprio per l’incolumità della popolazione. L’importante è non cercare di “umanizzzare” animali selvatici magari dando loro del cibo solo per un filmato, qualche click sui social o dei selfie così come successo con il lupo agnonese.